1. Fondamentalismi religiosi negli Usa. E' vero, i fondamentalismi religiosi negli stati uniti sono molti e diversi, ma questa di per sè non è una garanzia. Anche nella germania di weimar i populismi e i radicalismi classisti erano molti, diversi e antagonistici fra di loro poi arrivò un certo hitler ed unificò tutti questi movimenti di contestazione alla democrazia.
Le garanzie, per la democrazia americana, sono altre: il federalismo competitivo che distribuisce gli antagonismi su scala continentale, un sistema elettorale dominato dalle primarie che permette una ampia selezione dei candidati ad esempio; ed anche un forte fondamento "etico" del sistema istituzionale e giuridico. La democrazia americana può resistere meglio ai radicalismi illiberali e potenzialmente totalitari (sia alla loro versione di inizio secolo, i collettivismi sia a quella di inizio duemila, i fondamentalismi religiosi o non religiosi) proprio per alcune sue caratteristiche. Può, ma niente è definitivo: ad esempio che cosà succederà al sistema politico Usa in caso di una Grande Depressione, qualora il mercato globale non fosse imbrigliato......?
2. Il solito equivoco dei neoliberisti fondamentalisti. Mi dispiace per bandinelli che continua a confondere liberismo con capitalismo ma così non é: ci sono liberismi radicali utopici e quindi anticapitalisti e ci sono capitalismi tuttaltro che liberisti. Anche quelli che ideologicamente, grazie alla loro posizione dominante sul mercato finanziario mondiale, si autodefiniscono tali poi in effetti lo sono ben poco.
3. E arriviamo ai "cattocomunisti", cultura politica ampiamente rappresentata nel nostro paese. Lascio qui perdere la questione della definizione di "cattocomunismo": mi interessa un altro lato del problema.
Perchè i liberali italiani hanno così grande difficoltà a riflettere sulla loro debolezza in Italia e sulla forza del "cattocomunismo" o di altre tradizioni culturali? Perché persino in Russia vi è un forte partito liberalriformista, lo Yabloko di Yavlinsky (Nb: naturalmente ho qualche dubbio a definire liberali gente come Chubais e Gaidar che ha autorizzato ed avvallato il massacro della Cecenia ad esempio), ed in Italia i liberali sono piuttosto ridotti, avendo io difficoltà a definire in tal modo i partiti politici dominanti nel nostro paese? Non sarà che, come liberali italiani, abbiamo serie difficoltà ad analizzare seriamente questo nostro paese? O dobbiamo dare la colpa al "destino cinico e baro", oppure al "blocco sociale dominante"? Per chè in Russia il blocco di interessi sociali dominanti é per caso "liberale", ora o in tempoi passati? Non sarà che una parte consistente del problema dei liberali italiani sta proprio nei liberali italiani stessi? Ad esempio, profressor Bandinelli, negli usa i liber
isti radicali si chiamano "libertarian", i "liberal" sono l'analogo di pericosoli socialisti per te.Non sarà questa una parte consistente del problema dei liberali italiani: non fare i conti con le necessità e i bisogni di protezione sociale, le insicurezze e le ansie di una società di massa?
Cordiali saluti.