Conferenza Rivoluzione liberale |
Radio Radicale Andrea
- 25 gennaio 1999
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A proposito dell'etica nella politica americana per me non è un dato per forza negativo, può diventarlo come nel caso Clinton o nei vari proibizionismi o nella glorificazione della pena di morte, ma per quanto riguarda lo spirito che anima le istituzioni americane è uno spirito positivamente etico, di un'etica della libertà che si alimenta in una religione pellegrino-protestante, che ha dato origine a quella che con linguaggio odierno verrebbe definita società comunitarista-democratica, ove il lato democratico sta nella tolleranza religiosa verso le altre confessioni come risposta alla persecuzione religiosa da cui fuggivano i "padri fondatori"(base dell'estrema libertà di opinione) e dove l'elemento comunitarista sta nella costruzione non di un'indistinta società a-valoriale, ma in comunità coese che rivendicano stili di vita diversi dove lo stato non possa mettere bocca. Quindi no allo stato etico, ma si alla regola ferrea nel proprio gruppo di riferimento. |
Il problema può sorgere, come giustamente osserva Landi, in presenza di crisi sociali, quando il collante della comunicazione inter-comunità può venire a cadere e le istituzioni se troppo lontane perchè minime(scopo portato avanti con costanza da Reagan in poi) potrebbero non riuscire a governarle. |
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