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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Claudio - 26 gennaio 1999
Caro Bandinelli
ho più di un dubbio che i fondamentalismi religiosi e non religiosi siano anche un processo di crescita per numerosi paesi società e culture. Processi di crescita però estremamente contradditori e con effetti particolarmente non gradevoli, ad es il Gia algerino; peraltro sono processi di crescita esattamente come la cultura cattocomunista in italia; sono processi di crescita in culture non individualiste; con tutto quello, anche in termini di pulsioni totalitarie, che ciò comporta. Esattamente (e con tutte le differenze del caso) come la cultura cattocomunista.

Si potrebbe quasi fare una "legge scientifica": ove la cultura e la politica liberale non sono in grado autonomamente di fare veramente i conti con la società di massa, lì abbiamo collettivismi e fondamentalismi religiosi e altre forme di "radicalismo", che possono essere anche processi di crescita se vengono "razionalizzati" in termini liberali.

E questo ci porta dritti dritti al perduca: gli usa sono una forte democrazia pìerché i liberali sono "liberal" ovvero perché hanno fatto i conti (efficaci per la società industriale avanzata, chissà che accadrà nella società postindustriale...) con le domande e i problemi delle "masse". In italia i liberali sono debolissimi perchè qui non abbiamo saputo fare questi conti. Mi dispiace per perduca ma l'equazione liberali-liberal nel mondo anglosassone non è una questione di "linguistica rivoluzionaria" ma di storia e di politica. Naturalmente io per primo difendo il tuo diritto caro perduca di preferire al cultura di Illy Caffe a quella di Socrate, ma io continuo a preferire quella del dubbio socratico...Anche perchè lo "stato di diritto" nasce proprio nell'atene di socrate insieme con l'agora. Tanto per stare alle buone letture.

arrivederci

 
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