E' forse la prima volta che mi capita di sentirmi cosi' sfiduciata (politicamente parlando, naturalmente) eppure le mie idee non sono mutate e io non sono cambiata. Ho l'impressione che tra noi radicali e il resto del mondo politico si sia creato un baratro difficilmente colmabile e ho la netta sensazione che nessuno, ma proprio nessuno abbia ancora voglia di battersi seriamente per ridare al nostro paese dignita' politica e speranza liberale per "un futuro migliore". Il peggio si sta istituzionalizzando e il mediocre ormai e' Re. Il radicale scomodo e' stato fatto fuori da troppo tempo! Per il transnazionale e' diverso, naturalmente, e trovo giusto riconvertire soldi e impegno politico in "soldi e impegno politico del Partito Radicale". Anche la "prova dei mille" e' sicuramente necessaria, ma personalmente non credo piu' alle promesse dei vip, alle dichiarazioni entusiastiche dei "liberals" nostrani, alle pacche sulle spalle dei riformatori di ogni fede e colore, e non credo neanche piu' ad un rinnovato fer
vore militante dei radicali di sempre. Ci siamo, certo, in pochi ovviamente, e sempre gli stessi purtroppo (salvo poche, sporadiche, e lodevoli eccezioni). Ci saremo anche all'assemblea dell'Ergife, almeno credo. Ma poi? Siamo abbastanza motivati per fare la "Rivoluzione"? Io non lo sono (ancora) ma spero con tutto il cuore che qualcuno riesca a risvegliare il "fuoco sacro" radicale che dorme in me :-)
C'e' qualcosa invece che temo moltissimo: un impegno radicale che scimmiotti se stesso senza rendersene pienamente conto, mosso da un' intenzione di cambiamento che qualcuno potrebbe prendere per realta' ma che e' solo frutto di una nostalgia ancora viva in molti di noi.