Cara Laura,
perché mai la dichiarazione "universale" indebolirebbe la battaglia
antiproibizionismo sulle droghe?
Secondo me vi sono, e su questo sono ancora una volta d'accordo con Borrelli,
dei tabù intoccabili, in primo luogo l'enorme cappa di perbenismo e di
conformismo sul tema "sesso". Dopo le battaglie anni '60, specialmente degli
omosessuali, tutto sembra essersi arrestato, diluito, scomparso.
Eppure il proibizionismo in campo sessuale è forse peggiore da un punto di
vista sociologico e antropologico di quello sulle droghe, perché non colpisce
i comportamenti ma l'essenza stessa della persona. Il come si è, che deve
essere rifiutato o quanto meno "contenuto" in una sana astinenza, come
propongono i cattolici.
Il voto di ieri sulla fecondazione eterologa è solo un esempio. Si ritiene per
pregiudizio che una famiglia "anomala" incontri maggiori difficoltà
nell'educazione e formazione di un figlio o una figlia. Il "diritto del
sangue" prevale ancora una volta sul "diritto" tout court.
Io sarei d'accordo se venisse istituito un esame per accertare l'idoneità di
TUTTE le persone ad essere genitori :-) Invece violentano la privacy e la
personalità di chi ha il "difetto", magari, di essere single, oppure di essere
omosessuale, o altro, quando non negano a priori ogni opportunità, e poi
leggiamo tutti i giorni storie di degrado e di violenza in ambiti suburbani e
subumani, di genitori che procreano per "diritto naturale".
Sono invece d'accordo con te se ne fai una questione di metodo. Strillare non
serve a molto e l'importante è organizzare politicamente le iniziative
migliori e più efficaci. Allora portare in piazza striscioni "contro tutti i
proibizionismi" sarebbe poco efficace e forse poco comprensibile. Ma questo
non toglie che certi argomenti vadano affrontati, e che limitarsi anche solo
come "idea" alla battaglia sull'antiproibizionismo delle droghe perché
ritenuta la più importante fa perdere di vista, secondo me, che
l'organizzazione sociale è molto peggiore di quanto sia visibile a chi si
limita ad un solo aspetto della proibizione come sistema, e che,
compatibilmente con le risorse umane ed economiche, c'è da fare molto di più.
John
--- MMMR v4.80reg * Gutta cavat lapidem