Oggi, durante il convegno all'Ergife un compagno ha detto che molti del blocco sociale cui facciamo riferimento "hanno una mentalita' da bottegai". E che diavolo di mentalita' volete che abbia uno che lavora tentando di far quadrare entrate ed uscite, badando che la banca non ti freghi (oggi ci vogliono SEI giorni perche' un assegno piazza su piazza venga incassato), tenendo sotto controllo fornitori e clienti ?
E' anche a questo che facevo riferimento nel mio intervento di qualche giorno fa, in cui affermavo di nutrire dei dubbi anche sulla nostra capacita' di comprendere la mentalita' di un imprenditore, che, gira che ti rigira, non puo' che essere quella del bottegaio. Poi certo so che con questa espressione si intende far riferimento a quei lavoratori autonomi che non hanno coscienza della propria condizione di esser costretti ad avere lo Stato come socio di maggioranza, visto che devono versare il 50-60% dei propri utili a questo paraculo di Stato che ci ritroviamo. Ma insomma chi volete che ci si fili se, nel corteggiarlo, gli diamo del bottegaio? Ripeto: uno che lavora in proprio vive sotto la spada di Damocle di controlli delle Asl, dei Nas, della Finanza...Per esporsi in prima persona ha bisogno di fidarsi, e molto, di una forza politica che, lungi dal disprezzarne la mentalita' da bottegaio, gli da' una mano ad acquisire consapevolezza politica e offrendogli la propria fiducia e cercando al tempo stesso di
acquisire la fiducia del BOTTEGARO stesso verso quella forza politica (per esempio non sprecando soldi, ribadisco)
(Ricordo una mitica litigata di uno stagnaro che dava del pizzicagnolo ad un grosso imprenditore dell'alimentazione :))