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Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 10 febbraio 1999
SOSPENDERE SUBITO LE CONVENZIONI REGIONALI CON L'ACI PER PREVENIRE ULTERIORI DANNI:

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

E' UN CARROZZONE CHE PRENDE SOLDI PUBBLICI PENALIZZANDO AUTOMOBILISTI E CONTRIBUENTI

Firenze, 10 Febbraio 1999. Ieri abbiamo inviato alle Corte dei Conti delle varie Regioni che hanno stipulato convenzioni con l'Aci per la riscossione dei bolli auto, la richiesta di bloccare queste convenzioni, perche' tutti i cittadini, anche non automobilisti, con i soldi pubblici pagano l'Aci per questo servizio, mentre chi paga alle Poste o in tabaccheria paga direttamente l'esattore; e abbiamo anche chiesto alla magistratura se in questo non ravveda violazione del diritto costituzionale di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.

Le notizie di oggi sul cosiddetto "bollo pazzo" confermano che siamo in presenza di un'organizzazione che non e' assolutamente in grado di onorare gli impegni che prende: quando aveva la convenzione nazionale, con errori di trasmissione dei dati alle Finanze, ha dato un buon contributo all'aumento di errori nelle cartelle esattoriali.

"Poiche' tutto, come sempre, viene fatto pagare al contribuente, occorre intervenire radicalmente, sospendendo anche quelle convenzioni che le Regioni hanno fatto nel frattempo". Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. "Visto che c'e' il forte sospetto che l'Aci abbia una notevole responsabilita', tant'e' che e' stata inviata un'indagine amministrativa, non si capisce perche' si debba aspettarne la conclusione, e correre il pericolo che nei prossimi anni ai contribuenti arrivino altrettante cartelle di chiarimento come in questi giorni. La sospensione cautelativa e' dovuta, perche' si eviterebbero ulteriori errori e gli utenti, tra l'altro, non sarebbero sguarniti del servizio, perche' le tabaccherie e le Poste espletano identica funzione.

Abbiamo su questo sollecitato il ministero delle Finanze.

 
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