Credo che la questione sollevata da Cerrone meriti approfondimento e (soprattutto) soluzione in tempi brevi.Condivido in pieno le argomentazioni di Antonio, anche perché non dandoci una serie di regole assembleari con un certo anticipo, corriamo il serio rischio di fare un'Assemblea col triste sapore della rimpatriata dei reduci....
Facendo parte dei promotori (forse indegnamente), mi permetto di suggerire alcune cose.
- La formazione in sede di Assemblea di commissioni tematiche che possano individuare e proporre in "plenaria" gli obiettivi che riteniamo prioritari ed i possibili strumenti per raggiungerli.
Ad esempio:.
- economia: "Scatena il lavoro", intesa come campagna politica per la liberazione del mercato del lavoro da tutte le "catene" che lo opprimono e soffocano.
- giustizia: non abbiamo proprio più nulla da dire (e da fare) sulla legge che sull'irresponsabilità civile dei magistrati?
Non abbiamo nulla da dire (e da fare) sullo sfascio del "civile"? (basti pensare a quello che chiamo "tutela del credito", oggi intentare una procedura fallimentare è quasi impossibile....non parliamo poi degli assegni "a vuoto"....etc.) Meditiamo anche sul fatto che il "civile" ha pesanti ricadute sul mercato del lavoro e delle imprese.
- Finanziamenti pubblici: ai partiti, ai patronati (e quindi ai sindacati) all'editoria di partito......
- bioetica: ci piace questa legge sui trapianti ? (a me no!)
Come sciogliere questi nodi, con quali strumenti?
Vogliamo, possiamo ancora "massacrarci" in campagne referendarie per il 2000? Ne abbiamo la forza (e la volontà)?
John Fischietti mi è parso giustamente critico, di contro penso anche che (se non erro) nel 2000 la Corte Costituzionale non avrà la stessa composizione.
Sono solo poche idee, ben confuse, ma ritengo senz'altro fondamentale pensare per tempo, cioè subito.