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Conferenza Rivoluzione liberale
Micheletta Giuseppe - 13 febbraio 1999
Assemblea, Referendum, Bonino...

Cari compagni,

offro un superficiale contributo al dibattito politico in vista dell'Assemblea.

Intendo partire dalla proposta di un eventuale pacchetto referendario (nello specifico mi era stato chiesto un parere sul pacchetto giustizia)

La prima sensazione è di disagio.

Non mi è chiara, infatti, l'impostazione che abbiamo dato o che vogliamo dare all'iniziativa referendaria.

Come si fa ad individuare i referendum migliori da inserire in un pacchetto giustizia, che dovrà essere parte di una più ampia "sventagliata" referendaria, se ancora non abbiamo deciso quanti "pacchetti" faranno parte della proposta, quanti referendum grossomodo proporremo, se il Coordinatore e il Comitato si presenteranno all'assemblea con una proposta referendaria già confezionata e quale sarà il "ruolo" di questa eventuale proposta ?

Cerco di spiegarmi meglio: sarà questa la "chiave" della conversione di tutte le "energie" e di tutto il patrimonio radicale per l'assalto finale al regime? Liquideremo tutti i nostri beni per sostenere la campagna referendaria? Utilizzeremo i miliardi ricavati, per esempio, dalla vendita di radio radicale due o da un'eventuale vendita di Agorà per iniziative "clamorose" al fine di raccogliere le firme? Utilizzeremo la struttura "Call center" a tempo pieno su quest'iniziativa? Ci giocheremo tutte le nostre carte? In che modo?

Ma soprattutto: raccoglieremo le firme per i referendum insieme alle firme per "Emma for President" (e magari anche alle firme per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica) ?

Approfitto di quest'ultima domanda, che è seria, per alcune brevi riflessioni.

Mi sembra che uno dei nodi di fondo sia quello di comprendere quale sarà il ruolo del "patrimonio" radicale più prezioso nella "conversione" e nell' "assalto finale" al regime. Parlo del ruolo di Emma Bonino.

Se Emma decidesse di essere Lei lo "sbocco" attraverso il quale sprigionare TUTTE le energie radicali e scaricarle addosso a questo regime traballante...il canale politico con cui convogliare la "protesta" del Terzo stato...il leader di questa "nuova stagione" radicale...questo sì, credo, sarebbe un progetto allettante da proporre all'Assemblea dei mille, che potrà allora divenire anche dei diecimila o dei centomila...

Potremmo presentarci all'Assemblea e al paese con un manifesto radicale per "L'Italia del 2000", accompagnato da un pacchetto referendario per la rivoluzione economia e per la giustizia giusta - i due campi di battaglia forse più importanti ed emblematici - e "suggellato" dalla candidatura "popolare" di Emma al Quirinale.

Questo, forse, ci permetterebbe di avere un progetto "univoco" e comprensibile, in un certo senso "nuovo", rivoluzionario, radicale, a supporto del quale convertire tutte le nostre forze, aggregare altri, stimolare i piccoli imprenditori, provocare reazioni a catena, etc. etc.

Potremmo inoltre ragionevolmente sperare di riuscire a raccogliere le firme necessarie per i referendum e una diffusa adesione "popolare" alla candidatura di Emma for President.

Con un progetto del genere sarebbe più agile non solo individuare i referendum da proporre, ma soprattutto ricercare le adesioni e le disponibilità a sostenere una campagna referendaria.

 
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