Ripeto, a me del caso specifico importa relativamente. E pochissimo il riferimento ai Jeans. E' la "cultura" che traspare dalla sentenza, che inquieta e preoccupa. In questo non credo che il pio-pio, bau-bau, miao-miao e bla-bla del femminese c'entri qualcosa.

La Cassazione si č permessa di affermare che uno stupro per essere credibile (o logico) richiede un massacro fisico da parte della violentata. Se il massacro fisico non c'č ,allora ci "stava". O santa e martire; oppure puttana. E' questo il punto grave, rivelatore di una concezione e di una cultura che ci opprime,essendo questo il Paese, per dirla con don Benedetto Croce, che ha fatto la Controriforma senza aver fatto prima la Riforma.

E ancora: mi preoccupa e mi inquieta che nessuno abbia detto una parola sul fatto che "Il Giornale" abbia pubblicato la sentenza completa di nomi e cognomi invece le iniziali.

Sorry infine per aver dato a Pintacuda dell'Ignazio e non dell'Ennio. E' che essendo un gesuita, il dito nella tastiera deve aver appunto pensato a Loyola. Piccolo errore, che a ben guardare mi piace. In passato scrivendo un articolo su di lui, venne fuori il refuso: padre Ennio Barracuda. E anche quell'errore gli stava benissimo.