potremmo chiamare il divorzio "sacro svincolo"?
Trovo l'idea affascinante. Il matrimonio, da quando c'è il divorzio,
ha un senso diverso. E' un contratto forse a termine, forse no.
Dipende dal favore che l'istituto riscuote presso la coppia.
Considerato che in Europa, con i Greci, siamo quelli che si sposno
più di tutti gli altri (paesi Europei) e quelli che nonostante
l'allungamento della vita media (e quindi anche della convivenza
matrimoniale) divorziano meno, penso di poter ritenere che la scelta iniziale
possa apparire soddisfacente al maggior numero dei contraenti.
Fare fiducia a uomini e donne, donne e donne, uomini e uomini che
entrano in un simile contratto (o appunto per via del divorzio
che rende in certi casi il contratto non necessario -dato che può
essere disfatto in caso di necessità-) appare estremamente ragionevole.
Ma i nostri deputati pensano che la famiglia sia sacra. Non ci sono
state molte alternative durante l'ultima campagna elettorale. Nelle
liste c'erano a destra come a sinistra ex-DC. Forse con le
primarie le coppie di fatto, le coppie transitorie, le coppie che sanno
che la convivenza è la fatica di giorno per giorno avrebbero scelto
"altri".
--- MMMR v4.00reg * l.baiocchi@agora.stm.it