Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 15 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 20 febbraio 1999
TELECOM: LISTA PANNELLA, FINALMENTE UN PADRONE.
MA I LEGAMI AFFARI/POLITICA E LO STATALISMO NON SONO MORTI.

(FINALMENTE E IN OGNI CASO UN PADRONE)

Roma, 20 febbraio 1999

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:

"Telecom, finalmente, avrà un padrone, un responsabile in tutto e per tutto della gestione di un'azienda in cui avrà messo il proprio denaro: ciò varrà tanto nel caso della scalata Olivetti quanto in quello di una risposta guidata da Bernabé. Se così sarà, metteremo finalmente una pietra tombale sulle ipocrisie di Ciampi e Draghi in merito alla public company all'italiana, con nocciolo duro e golden share: una società di tutti, in teoria, ma di pochissimi amici del Governo che ne hanno acquisito il controllo con pochi soldi in pratica. Un modello pasticciato, improntato al pressappochismo e al trasformismo, che ha messo alle corde l'ex Sip.

Se, quindi, guardiamo con favore un'operazione di mercato aperto che, per una volta, non farà carne di porco dei risparmiatori, non possiamo tacere le ombre che si proiettano sull'operazione e che lasciano intravedere una pesante compromissione con la politica.

A monte di questa operazione, prima di tutto, c'è la scalata alla società di Ivrea da parte di una cordata guidata da Colaninno: come è possibile che l'amministratore delegato di Olivetti abbia guidato la scalata alla società senza che nessuno contestasse, non in presenza di un'OPA, l'evidente utilizzo di notizie riservate? Come mai Spaventa, appena arrivato alla Consob dal Monte dei Paschi, non ha trovato nulla da eccepire nell'operazione. Le misteriose (si parlato di dissidi sul centro EDP) dimissioni del direttore generale della Consob, Martini, non hanno nulla a che vedere con l'affare Olivetti?

Perché solo ora il Governo decide di buttare a mare il nocciolo duro scelto e voluto dall'attuale Ministro Ciampi e di rinunciare alla golden share, difesa strenuamente fino a ieri?

Quali assicurazioni hanno avuto da parte del Governo gli scalatori sulla questione della cessione di Omnitel a Mannesmann in anticipo sui tempi previsti (dicembre '99), in modo da superare - almeno nella forma - le obiezioni dell'Antitrust?

Anziché cavarsela con qualche battuta da cabaret, Massimo D'alema farebbe bene ad impegnare il Governo a dare pubblicamente conto del ruolo che la politica e le scelte del suo Governo hanno avuto in questa operazione. Solo così potremo capire se si sarà trattato di un vero trionfo del mercato o se la politica e lo statalismo ci avranno anche questa volta messo uno zampino di troppo."

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail