Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba e Olivier Dupuis
Deputati europei della Lista Pannella
Roma, 21 febbraio 1999
Alla vigilia del Consiglio agricolo dell'Unione europea e della grande manifestazione degli agricoltori, nonostante le proteste di numerosi deputati, le istituzioni comunitarie hanno confermato la "serrata" di domani, sostenendo che le autorità belghe non garantiscono la sicurezza e la possibilità di accesso agli edifici.
Da parte nostra, continuiamo a ritenere gravissima e inammissibile questa risposta burocratica alla dimostrazione che, almeno in questo settore, l'Europa è percepita per quello che è: il "governo" europeo, il luogo dove si prendono le decisioni in campo agricolo, si decidono prezzi e strategie. (anche se di quote, e soprattutto di multe, domani non si parlerà, e anche se sarebbe ora che la politica agricola diventi una vera politica europea, ovvero che venga rotto l'assoluto monopolio del Consiglio, ovvero dei governi, con l'esclusione della Commissione e del P.E.)
E' come se mercoledi, a Roma, per la manifestazione dei curdi, chiudessero Ministeri e Parlamento, per intenderci.
Gli agricoltori che giungono da tutta Europa a Bruxelles devono trovare al loro posto gli interlocutori istituzionali delle loro rivendicazioni, condivisibili o meno, compatibili o meno con la ristrutturazione in atto del comparto agricolo a livello mondiale: chiuderli le porte in faccia è un gesto di impotenza, di debolezza, di stupidità.