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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Paolo - 3 marzo 1999
Bello anche questo brano di Cinzia Caporale.
Sull'esordio una piccola annotazione.

I diritti individuali preesistono al contratto sociale?

Ma i diritti individuali non sono principi astratti. Non basta che un diritto, una potesta', una facolta'.... siano enunciati. Tutte le costituzioni dell'impero sovietico assicuravano molti diritti individuali. E le persone che a quei regimi erano soggette, quei sudditi avevano diritti? e quali?

Vi e' diritto individuale se vi e' ordinamento che nella concretezza lo faccia vivere, e certo quell'ordinamento si forma o puo' formarsi e riformarsi in un modo o nell'altro.

Il punto e' quasi vecchio quanto l'Europa, ed e' bene che io non cada e necessariamente decada in genericissime banalita'.

Stiamo soltanto attenti alle generalizzazioni, e pure a rischi ideologici - e non mi riferisco a Cinzia, dalle cui parole evocate soltanto prendo spunto.

Godere di diritti significa potere concretamente agire e rivalersi nei confronti di chi li conculchi.

Con l'acqua sporca della via del vietare e del proibire si rischia di buttar via il ragazzino-diritto; che se non e' ordinamento, diritto non e' se non in astratto, invece che nella concretezza di forza assicurata alla persona per il fatto di essere cittadino.

Volutamente forzo i concetti, soprattutto quelli altrui, tanto e' evidente che sono diverse le cose di cui parla Cinzia e quelle cui soprattutto mi riferisco io. Sono un po' preoccupato del talvolta diffuso indulgere in generalizzazioni.

 
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