Sull'esordio una piccola annotazione.I diritti individuali preesistono al contratto sociale?
Ma i diritti individuali non sono principi astratti. Non basta che un diritto, una potesta', una facolta'.... siano enunciati. Tutte le costituzioni dell'impero sovietico assicuravano molti diritti individuali. E le persone che a quei regimi erano soggette, quei sudditi avevano diritti? e quali?
Vi e' diritto individuale se vi e' ordinamento che nella concretezza lo faccia vivere, e certo quell'ordinamento si forma o puo' formarsi e riformarsi in un modo o nell'altro.
Il punto e' quasi vecchio quanto l'Europa, ed e' bene che io non cada e necessariamente decada in genericissime banalita'.
Stiamo soltanto attenti alle generalizzazioni, e pure a rischi ideologici - e non mi riferisco a Cinzia, dalle cui parole evocate soltanto prendo spunto.
Godere di diritti significa potere concretamente agire e rivalersi nei confronti di chi li conculchi.
Con l'acqua sporca della via del vietare e del proibire si rischia di buttar via il ragazzino-diritto; che se non e' ordinamento, diritto non e' se non in astratto, invece che nella concretezza di forza assicurata alla persona per il fatto di essere cittadino.
Volutamente forzo i concetti, soprattutto quelli altrui, tanto e' evidente che sono diverse le cose di cui parla Cinzia e quelle cui soprattutto mi riferisco io. Sono un po' preoccupato del talvolta diffuso indulgere in generalizzazioni.