> Vi e' diritto individuale se vi e' ordinamento che nella concretezza lo faccia vivere, e certo quell'ordinamento si forma o puo' formarsi e riformarsi in un modo o nell'altro.
> Godere di diritti significa potere concretamente agire e rivalersi nei confronti di chi li conculchi.
come non essere d'accordo, Paolino?
tra l'altro, se non esistono libertà economiche, come esercitarli nel concreto?
e, d'altra parte, se esistono solo libertà economiche in un regime che non riconosce diritti individuali, nelle costituzioni o negli ordinamenti, cosa farsene di quelle libertà?
nell'articolo ponevo una questione generale ma non generica o generalizzata: la moderna capacità di controllare individualmente il nascere, il morire, la propria natura genetica ecc., apre una nuova stagione di costituzionalizzazione dei diritti.
qui, in questa sede virtuale dell'Assemblea dei Mille, pongo un'ulteriore questione: davvero diritti individuali e libertà economiche sono due tematiche distinte? oppure il cittadino che si fa imporre vessazioni in ambito economico è lo stesso cittadino che si fa dire come e quando procreare, come e quando morire, e fra un po' come e quando esercitare la sua sessualità?