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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 4 marzo 1999
PANNELLA: UNA GIURISDIZIONE FELLONA, TRADITRICE, SOVVERSIVA, LETTERALMENTE VENDUTA AL POTERE VIGILA A TUTELA DI CRIMINI E CRIMINALI.
PERCHE' NON SARO PRESENTE ALL'ASSEMBLEA RADICALE.

Roma, 4 marzo 1999

In un articolo per "L'Opinione" di Arturo Diaconale (preghiera di citare) Marco Pannella scrive, tra l'altro:

"Sta di fatto che v'è un nocciolo durissimo di elettorato che continua a farci fiducia, più o meno nella misura in cui lo fa a UDR, Comunisti italiani, diniani, tutti carichi di ministri e di sottopotere, ogni giorno campeggianti nelle prime pagine della stampa di regime, malgrado il "genocidio culturale dei radicali" documentato e denunciato dal Presidente della Commissione di Vigilanza Francesco Storace. Storace non ha esagerato. Le enciclopedie sovietizzate ci tolgono dalle loro pagine, o come il Larousse ci dedicano righe cariche di disinformazione. Da anni siamo esclusi totalmente da tutti i contenitori politici della RAI-TV: presenza zero. L'ostracismo si estende da noi a tutti i nostri temi, anche su quelli che lo scorso anno furono votati da dieci milioni di italiani."

Pannella così prosegue: "Non vi sono regole che tengano. Una giurisdizione fellona, traditrice, sovversiva, letteralmente venduta al potere, del quale è divenuta pilastro, vigila anche qui a tutela di crimini e criminali, ricevendone in premio anche condizioni di carriera e di remunerazione, di protezione senza confronti in altri paesi. Occorre prendere coscienza del fatto che i giudici padroni dell'ordine giudiziario stanno ostruendo ogni percorso di amministrazione pubblica della giustizia, ogni realtà che sappia di Stato di diritto in Italia. Occorre abbatterne il potere, sbarazzarci di loro. Sarà difficile, ma se non si tenta neppure di cominciare la violenza - che noi sappiamo essere, oltre che molto spesso assassina, anche suicida - resterà l'unica arma agibile in difesa della libertà e del diritto."

Pannella così conclude: "Io non sarò presente all'Assemblea dell'area radicale che si apre all'Ergife venerdì pomeriggio, anche se sta preannunciandosi come la più numerosa della storia di questi decenni radicali. Mi sembra, infatti, che perfino questo movimento, assolutamente il solo che stia al regime di oggi come gli Ernesto Rossi, i Salvemini, gli Sturzo lo furono rispetto al regime di allora, non sia oggi difensore adeguato dei propri imperscrittibili e negati diritti; e, a fortiori, di quelli degli altri, di tutti."

 
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