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Conferenza Rivoluzione liberale
Vernaglione Piero - 4 marzo 1999
Alla domanda retorica posta da Cinzia Caporale: "davvero diritti individuali e libertà economiche sono due tematiche distinte?" personalmente rispondo con un deciso no (la libertà economica è il contenuto della libertà "tout court"). E tuttavia c'è una questione che complica lo schema disegnato da Cinzia nel suo articolo (che, nell'impostazione culturale, naturalmente condivido dalla prima all'ultima parola). Ed è il fatto che non può essere apoditticamente scartata la tesi secondo cui nelle scelte sulla procreazione gli effetti ricadono anche su un soggetto diverso da colui (o coloro) che hanno compiuto l'azione. Da liberale non credo che esistano dei diritti del nascituro, cioé l'attribuzione di facoltà e poteri ad un essere per ora inesistente; e non credo nemmeno che un figlio subisca danni certi dal fatto di avere una famiglia non tradizionale (genitori gay, un solo genitore, il padre che non è il padre biologico ecc.). Però questa "mia" convinzione si accompagna ad un retropensiero, alla consapevolezza
che la questione rimane controversa; e l'esempio che ha portato Paolino sull'eredità conferma un certo offuscamento, in questa materia, della limpidezza dell'individualismo metodologico libertario (e non per limiti concettuali del libertarismo, ma perché obiettivamente il tema si trova in una "zona grigia"). Per essere più chiaro: anche il diritto di abortire è fondato dal liberalismo sul principio di autoproprietà del corpo della donna, però in genere non ne viene chiesta la costituzionalizzazione, e il motivo principale è che anche in quella materia la granitica convinzione liberale sulla libertà d'azione dell'individuo è lievemente intaccata dal fatto che è in ballo un (ipotetico) altro soggetto, il feto, futuro individuo (e infatti i libertari americani sono divisi sul "freedom of abortion"). Insomma, non è così facile , in queste materie, sostenere la controversia con gli interlocutori confessionalisti e/o autoritari e/o collettivisti, né su basi giusnaturaliste né su basi utilitariste.

 
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