Premesso che: sono d'accordo con l'analisi di Pannella, non condivido Mellini e Teodori, trovo la campagna "Emma for Predident" una buona occasione per mettere in crisi il regime, rimango convinta dell'affossamento di tante istanze positive che potevano venir fuori dall'assemblea se non si fosse tentato di chiuderla (tentativo in parte non riuscito) con una specie di ratificazione incondizionata delle tesi di partenza - che tra l'altro, nella relazione di Emma, includevano la necessità di un allargamento della base di consenso e di forze come precondizione per la partenza della campagna referendaria - e se non si fosse fatto del ritorno di Pannella una specie di evento liberatorio. Io credo che, anche rileggendo l'intervista di Pannella su Ideazione, il suo ritorno sia stato "prematuro", perche' le condizioni di cui lui parlava per il suo ritorno in politica non c'erano affatto alla fine dell'assemblea (non più che all'inizio), e la decisione della liquidazione del patrimonio, certo di grande momento e centrale, non è ancora accompagnata da una chiara calendarizzazione e specificazione di come il patrimonio verrà investito. E quindi rimangono irrisolti l'interrogativo e le perplessita' di Pannella sull'adeguatezza dei radicali rispetto all'attacco al regime.