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Conferenza Rivoluzione liberale
Romano Davide - 10 marzo 1999
risposta a Spagnoli

> >>> L'impressione che le decisioni venissero prese in riunioni

> >>> parallele a quelle dell'assemblea...

>

> Forse ti sei perso l'intervento introduttivo di Emma Bonino

> venerdi' pomeriggio, ma le regole erano chiare: L'Assemblea dei

> Mille non era un congresso, ne' una costituente di alcunche'.

Si, e' vero, sono arrivato tardi e non ho potuto seguire l'intervento di Emma.

Pero' nella lettera-invito che mi e' arrivata a casa, si diceva: "vogliamo essere in mille (...) per farsi carico di decisioni ambiziose", oppure "Se ci saranno i mille (...) potra' essere l'occasione per fare nuove scelte, per intraprendere nuove lotte, non solo rispetto alle scadenze elettorali gia' fissate dallla politica. Potrebbe aprirsi una nuova stagione referendaria e di lotte liberali e nonviolente".

Ti scongiuro di non rifilarmi la risposta burocratica che i verbi della lettera erano tutti al condizionale, poiche' quello che vorrei chiarire e' che per un iscritto di Milano che, come me, non ha contatti col "centro", l'aspettativa di quello che sarebbe stata l'assemblea era tutt'altra (e con me diversi altri compagni, te lo assicuro)

> Era ovvio, poi, che chi ha convocato l'assemblea si riunisse "in

> separata sede" per discutere e decidere circa l'andamento dei

> lavori. Tali riunioni erano riservate, ma non certo segrete (pure

> la segnaletica riportava le indicazioni per raggiungere la sala

> riunioni del comitato promotore).

Ci mancherebbe che i convocatori non potessero riunirsi per decidere sull'andamento dei lavori !!! Il mio dubbio era invece che decidessero in merito ad altro (per es. la riconvocazione di un prossimo congresso tra un mese, argomento che ritengo poteva anche essere affrontato in assemblea, credo)

> >>> L'impressione che il viaggio Milano-Roma-Milano sia stato poco

> >>>utile, in quanto le decisioni verranno prese in altra sede.

> >>>riusciro' a tornare a Roma, tra un mese. E, dovendo scegliere,

> >>>preferisco venirci quando si vota, piuttosto che solo per

> >>>ascoltare o applaudire (o intervenire).

>

> Scusa, ma un voto per orientare chi, cosa? Sarebbe stato un modo

> per dire "confortateci in decisioni che comunque abbiamo gia'

> preso". Io mi sarei sentito preso per i fondelli.

Non dirmi che non conosci il significato di un voto di orientamento. E' uno strumento utilizzato (anche da Pannella, in passato) quando non si e' nella sede appropriata per fare un voto vincolante.

Forse tu ti saresti sentito preso per i fondelli, poiche' alle riunioni magari ci partecipi, ma a noi semplici militanti, il votare ci da' almeno l'illusione di svolgere una funzione. E comunque ammetterai che e' piu' coinvolgente che sentirsi calre dall'alto decisioni gia' belle che fatte.

> Quanto all'utilita' del viaggio e all'opportunita' di tornare o

> meno, sono decisioni che ciascuno autonomamente prende in base

> alla propria analisi dell'esito dell'assemblea.

Per carita', nulla da eccepire. Ma la mia voleva semplicemente essere una spiegazione (evidentemente mal riuscita) del fatto che venire fino a Roma, prendere i permessi dall'ufficio (inventandosi delle palle assurde se non non te li danno), sono cose che uno affronta perche' e' animato da un obiettivo. Se poi questo obiettivo ti lascia un po' deluso, beh, ti viene da pensare "ma chi me l'ha fatto fare ?".

> >>> L'impressione che esista gia' una lista dei referendum

> >>> possibili (Capezzone ha parlato, nel suo intervento, di un

> >>> referendum Violante) di cui l'assemblea non sia stata messa al

> >>> corrente. E' vero ? se si, perche'?

>

> Qui francamente non ti seguo. Primo perche' un elenco di

> referendum possibili e' stato messo a disposizione di tutti i

> partecipanti all'assemblea.

Ah si ?? io non li ho visti. Pero' se mi dici che c'erano, non posso non crederti.

> Secondo perche' uno dei temi in

> discussione e' stato proprio quello di quali e quanti referendum

> fare. Sul "se" farli il comitato promotore ha gia' preso delle

> decisioni (criticabilissime, beninteso). Libero chiunque di

> condividerle o meno e di agire di conseguenza.

> D'altra parte, ci sono proposte alternative? Io non ne ho. E'

> anche quello che ho cercato di dire con il mio intervento.

Sono d'accordo sulle decisioni prese. Anche perche' se no non avrei citato il tuo intervento come uno dei piu' positivi. Quello che discuto e' semplicemente il metodo. A me e' sembrato troppo "elitario" e poco coinvolgente.

Ciao

--- MacPress 2.1b9-unr

 
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