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Conferenza Rivoluzione liberale
Vecellio Valter - 11 marzo 1999
FRANCA RAME: SI EMMA PRESIDENTE

Mi sembra utile segnalare la presa di posizione di Franca Rame a favore di Emma Bonino "for president", espressa attraverso il Secolo XIX, quotidiano di Genova, e di cui mi sembra non si sia dato conto, probabilmente perché espressa su un quotidiano "periferico". Se mi sbaglio chiedo scusa per il tempo che faccio perdere.

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EMMA VERSO IL COLLE? FARO' DI TUTTO PER AIUTARLA

"Emma Bonino al Colle? Un'ottima idea, una scelta eccezionale. Sono perfettamente d'accordo e farò tutto il possibile per sostenere la sua candidatura". Franca Rame risponde di getto, con convinzione. Dice che, al di là delle sue scelte politiche, della sua lunga militanza radicale, Emma Bonino "è una donna straordinaria", uno dei pochi politici italiani meritevoli di fiducia e di grande rispetto. Poi si infastidisce quando le si chiede se, a suo avviso, questo paese è pronto ad avere una presidente della Repubblica

"Pronto? Cosa vuol dire pronto? Perché dovrebbe essere pronto ad avere un presidente e non una presidente? Che differenza c'è? Sono luoghi comuni privi di significato, mi danno fastidio. I pantaloni li portiamo anche noi da tempo, mi sembra una cosa ovvia. Non vedo alcuna differenza tra una candidatura maschile e una femminile. Perché dovrebbe esserci differenza? Non capisco che cosa ci sia da dire su quest'argomento". Per esempio osservare che in Italia non c'è ancora mai stata una presidente della Repubblica

"Aderisco con entusiasmo alla candidatura di Bonino non perché è una donna, ma perché è un politico per cui nutro stima e apprezzamento. La trovo seria e affidabile, capace di gestire con efficienza la cosa pubblica e di guadagnarsi il rispetto generale, com'è avvenuto in sede europea. Ho visto il documentario che le ha dedicato Carmen La Sorella, uscito qualche mese fa, l'ho trovato straordinario. Spero che la Bonino ce la faccia, perché sono convinta che i soldi maneggiati da lei sono tra i pochi in questo paese che arrivano davvero a destinazione".

Dunque si impegnerà per sostenerla?

"Sicuro, per tutto quello che posso, perché mi dà grandissima sicurezza. Lei si dà da fare veramente e crede in quello che fa: tutta la sua vita è lì a dimostrarlo. Io credo che il problema, nelle candidature, non sia il sesso, ma la qualità del candidato. Piuttosto direi che in Italia siano le donne ad avere dei problemi con le candidature femminili. Altrimenti non si spiegherebbe perché abbiamo così poche parlamentari, quando metà dell'elettorato è femminile: dovremmo avere una rappresentanza ben più vasta".

Vuol dire che le donne non votano le donne?

"Sì, siamo noi donne a mostrare poca fiducia nel nostro sesso. Potremmo benissimo riequilibrare i pesi eleggendo delle parlamentari, e invece non lo facciamo. Se le donne lo capissero, la metà dei parlamentari sarebbero donne. E' una vecchia storia quella della sfiducia femminile in se stesse, e quindi nel proprio sesso. Spero di no, ma penso che ci vorranno ancora dei secoli, perché questo cambi ".

 
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