Vorrei sapere come si e' risolta con John Fischietti. Secondo me ha messo in luce un problema, se non altro formale, a cui non si e' data una risposta concreta che avrebbe, che avremmo, meritato. Gli si e' detto che Radio Radicale e le altre proprieta' del partito devono essere messe in vendita per rilanciare e per non appiattirci, ma la sua critica non riguardava la decisione (che poteva anche condividere (e che condivido (riservandomi il contrario se i guadagni derivati da cio' fossero mal utilizzati))) in se stessa, bensi' i modi in cui e' stata presa e se vi fosse o meno il diritto di prenderla.Che una direzione di un partito, di un movimento, come il nostro in particolare, abbia necessita' di agire e di operare e' sacrosanto; vero anche che le persone che si sono date piu' da fare sono state loro assieme con pochi altri e non e' che un radicale (che magari e' stato assente da anni ed anni (non sto parlando ovviamente di Fischietti) arriva e vuole subito votare, decidere, etc.). Tuttavia credo che per lo meno sarebbe stato corretto far sapere chi ha preso queste decisioni (ripeto, condivisibilissime) se una direzione, un'assemblea di romani, insomma chi e con quali criteri e' stato scelto questo gruppo di persone. Visto che sono, comunque, decisioni molto importanti credo che sarebbe stata giusta un po' piu' di chiarezza e trasparenza che, a mio avviso non c'e' stata.
Se sbaglio, se mi sono perso qualche cosa che e' stato detto e/o fatto mi scuso e mi aspetto una delucidazione in materia per lo meno su come sono andate esattamente le cose.