Da Londra, Bruxelles, Tirana e Washington la conferma: i serbi stanno spazzando via interi villaggi(da http://www.repubblica.it )á
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LONDRA - Esecuzioni sommarie, saccheggi, massacri. Documentati dai satelliti americani. L'allarme per l'intensificarsi delle operazioni di pulizia etnica delle truppe di Milosevic cresce di ora in ora. Il segretario alle Forze armate britannico Doug Henderson ha confermato questa mattina che le forze serbe non hanno cessato le atrocità contro gli albanesi kosovari. L'offensiva dei serbi è "a tutto campo" e spazza via interi villaggi, ha confermato il ministro della Difesa britannico George Robertson. "Alcuni villaggi non esistono più", ha dichiarato il ministro. E l'Uck, l'esercito di liberazione del Kosovo, ha denunciato che le bande paramilitari serbe hanno massacrato la notte scorsa centinaia di albanesi a Djacovica, una città vicina al confine con l'Albania. La notizia è stata confermata da altre fonti, che parlano di 70 cadaveri e di molti altri morti in tutta la città.
Anche da Tirana arrivano le conferme: numerosi villaggi di etnia albanese nel distretto di Djakovica stanno bruciando, colpiti dall'artiglieria serba. Lo riferisce il ministero dell'Interno albanese, riferendo notizie dei suoi osservatori appostati sulle montagne albanesi da dove è possibile vedere il confinante Kosovo. Le forze serbe, ha detto il ministero albanese, hanno iniziato ad attaccare Qaf Prush e Dobrenje e altri villaggi del distretto di Djakovica ieri sera verso le 22. Sempre ieri, i serbi hanno sparato per 40 minuti colpi di artiglieria contro Kamenica, un villaggio di confine appena dentro il territorio albanese, e gli osservatori dell'Osce hanno confermato che due razzi hanno colpito il posto di frontiera.
Anche il portavoce del dipartimento di stato americano James Rubin ha confermato i massacri serbi. Secondo Washington almeno 20 civili sarebbero stati uccisi dalle truppe jugoslave nel villaggio di Godan vicino al confine con l'Albania. E ieri a Pristina un avvocato leader dei diritti umani sarebbe stato ucciso insieme ai suoi due figli. L'Alto commissariato per i rifugiati ha riferito che 260 mila persone stanno lasciando il Kosovo, 19 mila hanno già attraversato la frontiera albanese, 13 mila quella bulgara e Turca e tra i 16 mila e i 20 mila quella macedone.
"Ci spaventa il non arrivo dei profughi, perchè non sappiamo da cosa è prodotto", ha detto oggi il ministro degli Interni Rosa Russo Jervolino. Ed Emma Bobino ha deciso di partire per la Macedonia. "Sono terrorizzata di quanto potrebbe essere avvenuto nel Kosovo. Al di là degli osservatori internazionali non c'è nessuno in grado di dare notizie, non ci sono testimoni, non ci sono giornalisti", ha detto Bonino.
(27 marzo 1999)