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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 28 marzo 1999
REFERENDUM ELETTORALE: QUORUM SEMPRE PIU' IN PERICOLO. RIDOTTE DEL 30 % LE SEZIONI ELETTORALI. I REFERENDARI D.O.C. DI COSA SI OCCUPANO?

Roma, 28 marzo 1999

Sarà applicata per la prima volta, in occasione del referendum del 18 aprile, la normativa che prevede la riduzione del 30 % delle sezioni elettorali che passeranno così da poco più di 90.000 a circa 60.000. (Legge finanziaria del 97, art. 55 commi 6 e 7)

I cittadini se ne stanno rendendo conto in questi giorni a mano a mano che ricevono i certificati elettorali: una parte consistente degli elettori sarà costretta a votare a chilometri di distanza dal seggio abituale, con gravi disagi (considerata la riduzione dei mezzi pubblici di trasporto nei giorni festivi), disagi che per anziani e handicappati, possono significare la perdita obbligata del diritto di voto.

A tale proposito Marco Cappato e Rita Bernardini hanno dichiarato:

"La democrazia, elettorale e referendaria, è evidentemente un lusso che questo regime non si può permettere. Da radicali non ci meravigliamo - e abbiamo lottato sempre con tutte le nostre forze - che il diritto di voto, referendario ed elettorale, sia sempre più ostacolato. Lo abbiamo denunciato, dati alla mano, con la mancanza di informazione del servizio pubblico radiotelevisivo, con la scelta delle date del voto da parte del Governo, con i brogli elettorali che caratterizzano tutte le tornate elettorali e che potrebbero essere eliminati con il voto elettronico, per non parlare dei voti referendari negati con le sentenze killer della Corte Costituzionale

Ma i referendari doc, i vari Di Pietro, Segni, Occhetto, Abete, Martino, di cosa si occupano?"

 
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