(AGI) - Roma, 29 mar. - Di fatto espulsi dal Kosovo, ora sparsi
tra Belgrado e il confine tra Macedonia e Jugoslavia, gli
inviati di guerra dei paesi Nato continuano a svolgere il loro
servizio d'informazione tra mille difficolta'.
Nel ricordarlo quasi quotidianamente, la Fnsi esprime oggi
soddisfazione per l'iniziativa del ministero degli Esteri "che
ha invitato l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Riccardo Sessa,
a seguire con attenzione la situazione dei giornalisti italiani
che lavorano con grande difficolta' in Serbia, Kosovo e
Montenegro".
La federazione della stampa segnala, in particolare,
"l'estremo disagio in cui e' costretto a lavorare il giornalista
Antonio Russo, corrispondente di Radio Radicale, l'unico
cronista occidentale che si trova ancora a Pristina e la cui
incolumita' appare in questo momento in pericolo".