Roma, 29 marzo 1999
"Intanto, la RAI-TV sprizza da tutti i pori della sua pelle la volontà di rivincita contro la storia italiana, qual' è stata, storia occidentale, "americana", europea, antifascista e anticomunista, storia di antipacifismo da "partigiani della pace" e da colomba Picasso. E' la rivincita del togliattismo e del cattocomunismo. Ai quotidiani appelli letti dal Papa, che scritti sembrano troppo spesso da minutanti neo-temporalisti e anticonciliari, s'aggiungono ora quelli di Cossutta, registrati e ritrasmessi indifferita diretta senza pudore come spot di regime a reti unificate. E' questa un'Italia post-fascista, post-comunista e post unificata e clericale, mobilitata contro il fantasma di un'Italia laica, liberale, umanista e umanitaria, tollerante e finalmente Riformata, della quale, per brevissima stagione, l'Italia di De Gasperi e di Einaudi sembrò costituire l'annuncio, se non l'avvento.
Ormai, il duopolio imperfetto di Rai-Tv e di Mediaset diventa sempre più chiaramente monopolio imperfetto: si sente nell'aria l'attribuzione del quarto gestore della telefonia. Indovina a chi?
Mentre è in corso la tortura, o l'assassinio, o l'attuazione di un genocidio, v'è il tempo, tecnico, del dialogo fra torturatore e torturato, assassino e assassinando, fra gli ebrei e il potere nazista?
E, per i terzi, tentato (e rifiutato) il dialogo di convincimento con il suo obbligato destinatario, vi è altra strada da percorrere che quella di tentare di disarmarlo e di sottrargli la vittima?
Chiedere al torturato, al morente, agli ebrei, di dialogare non è concorrere al loro annientamento?
Chiedere al terzo che interviene per disarmare l'aggressore, di "dialogare" con esso, mentre ogni minuto è quello dell'assassinio compiuto, della tortura realizzata, del genocidio che è già avanzato, cos'altro rischia di realizzare se non il suo disarmo, anche morale, e il procedere libero della morte?
L'invito al dialogo del Vaticano, in questi giorni, ci sembra prescinda dalla difesa della vita e dalla sofferenza dell'inerme, del povero, di quel popolo che dovrebbe sempre essere, a sua insaputa e perfino se lo bestemmia, "popolo di Dio".
Mentre è in corso un massacro (da dieci anni e, moltiplicato, da dieci mesi o giorni) si auspica che la NATO, gli Stati europei, gli USA, tornino a rinchiudersi nel Palazzo assieme agli autori del massacro in corso avanzato, lasciandoli così più liberi di espellere e massacrare a milioni gli abitanti Kossovari ".