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Conferenza Rivoluzione liberale
Manfredi Giulio - 31 marzo 1999
Alle segreterie cittadine di
Alleanza Nazionale

Centro Cristiano Democratico

Comitato Promotore Referendum

Democratici di Sinistra

Forza Italia

I Democratici

Rinnovamento Italiano

Ci chiediamo da tempo, chiedendo instancabilmente alle forze politiche di dichiarare apertamente le loro intenzioni, che cosa ne sarà, dal 19 aprile in avanti, del testo di legge che uscirà dal referendum per volontà dei cittadini. Ci chiediamo, e con noi si chiedono i milioni di cittadini chiamati alle urne, se, dopo il voto referendario del 18 aprile, ci sarà la volontà politica di rispettarne l'esito.

Il dibattito in corso non è chiaro su questo punto; le forze politiche favorevoli al S non sembrano intenzionate a schierarsi esplicitamente, nonostante sia chiaro - come da tempo denunciamo - che il maggiore rischio corso da questo referendum consiste, molto banalmente, in ciò che i partiti "favorevoli" ne faranno dal 19 in poi.

Infatti, oggi, alla vigilia del voto, la maggioranza dei partiti si schiera, insieme alla maggioranza degli italiani, per il S . I pericoli che il referendum corre non vengono dunque dalle forze minoritarie che sostengono il NO, prive come sono del consenso popolare: il vero pericolo sono i "S , PER ...", sono tutti quegli esercizi di virtù politica che i "vincitori" faranno per tradire il responso referendario. Il nostro interrogativo non è affatto specioso: c'è, purtroppo, una lunga tradizione, in Italia, di tradimenti dei risultati referendari all'indomani del voto, non ultima la legge elettorale del 1993, meglio nota come "Mattarellum".

I cittadini hanno quindi tutto il diritto, date queste premesse, di sapere che cosa i politici abbiano intenzione di fare, considerato - tra l'altro - che una parte del Comitato referendario stesso propende per un'intepretazione del voto popolare come "stimolo" e non, secondo la chiarezza del dettato costituzionale, come legge. Su questo specifico referendum, in ogni caso, dubbi interpretativi non devono sussistere, poiché l'eventuale abrogazione referendaria condurrebbe ad una normativa di risulta immediatamente applicabile, senza alcun bisogno di aggiustamenti "tecnici".

Per questa ragione, e per concorrere a fare chiarezza in un dibattito confuso ed ipocrita, la Lista Pannella convoca un appuntamento pubblico per giovedi' 8 aprile, alle ore 11, a Torino, presso l'Hotel Concord, Via Lagrange, 47, a cui invitiamo tutte le componenti dello schieramento referendario che intendano l'impegno in difesa del S , a partire dal 19 aprile, come impegno in difesa della legge elettorale che risulterà dal voto referendario, qualora questo - come non dubitiamo - fosse approvato plebiscitariamente.

La Commissaria Emma Bonino, da più di un mese, chiede allo schieramento referendario di formalizzare questo impegno con un nuovo, originale "giuramento della Pallacorda". Non si può certo dire che sia stata ascoltata. Rinnoviamo ora a tutti questo invito, sperando di ritrovarci in molti, ma temendo di rimanere, ancora una volta, soli.

Cari saluti

Giulio Manfredi

 
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