Il mio primo rapporto sessuale completo l'ho avuto a diciotto anni con una pressa idraulica. Non me lo dimenticherò mai. E stata un'esperienza molto breve ma intensa. Ero appena uscito da un rapporto tormentato, avevo praticato per anni il petting molto spinto con una carta vetrata a grana grossa, una relazione che si era conclusa tragicamente tra mille incomprensioni e attriti. E detto questo mi viene fuori un figlio che si droga, e per di più si innamora. Pazienza.La domenica tutti in chiesa, a ringraziare Dio. Abbiamo una chiesa nuova in laminato plastico ed Eternit che e una meraviglia. Quando l'hanno messa giù con la gru, sul perlinato in alto hanno dimenticato la scritta "TRASPORTI ECCEZIONALI", oramai ci siamo affezionati e nessuno vuole più toglierla, così quando preghiamo e guardiamo verso l'alto ci immedesimiamo nel messaggio. La nostra chiesa si chiama Santa Maria Buffetti, in onore della prestigiosa catena di articoli per ufficio. Con Dio ho fatto i patti chiari: "lo faccio il mio lavoro, tu fai il tuo lavoro. Anche se mi hai tolto un figlio, mi hai dato in cambio una enorme scritta al neon E FIGLI". Di notte brilla sopra il capannone, come la cometa sulla stalla di Betlemme. Nel paese, quattro chilometri di statale con decine di scritte E FIGLI, E FIGLI, E FIGLI, E FIGLI, giallo, rosso, nero, blu, verde, viola, marrone. Tutta la pianura trapuntata di luci. 1 figli, i nostri figli, o sono partiti per il militare, o per la comunità di recupero. Un giorno torn
eranno a casa, e comunque sia chiaro, sia ben chiaro: non abbiamo bisogno di nessuno noi in paese. Non siamo gente che ama sognare, e soprattutto non costruiamo il nostro lavoro sui sogni. Anche perché l'Eternit ha quel grigio uniforme che ti insegna a vivere senza tanti sogni per la testa. Certo, ho sognato una volta. In quarant'anni ho sognato. Un'esperienza segnalata anche dal giornale locale. Me lo ricordo benissimo.
Era una sera come tutte le altre, me ne stavo da solo, seduto sul divano a guardare fuori dalla finestra; o forse stavo guardando fuori dalla televisione; o forse stavo guardando nel vuoto, non mi ricordo; quando, in quella sera come tutte le altre, mi giro e mi accorgo che seduto accanto a me c'era qualcuno.
Non avrebbe dovuto essere il , ero sicuro di non aver invitato nessuno in quella sera come tutte le altre, anche perché non invito mai nessuno, ne di giorno, ne di sera. Invece c'era. Una donna. Ne bionda né bruna, ne alta né bassa, ne magra ne grassa. Però, detto tra noi, figa.
La guardai mentre accavallava le gambe, ne belle ne brutte, portando alle labbra una sigaretta né accesa ne spenta. Mi avvicinai e le domandai chi fosse: "Chi fosse?". Lei rispose: "Sono tua moglie, non mi riconosci?" "Cosa ci fai qui? Come hai fatto a entrare?" "Sono sempre stata qui, accanto a te, sei tu che non mi avevi mai notata".
"Come hai fatto a oltrepassare le barriere blindate, gli allarmi elettrotecnici, le bestie feroci?"
Era sempre lí, aveva una gonna né lunga ne corta, sembrava una donna ne viva né morta. A un certo punto mi ha detto: "Voglio ballare con te". " Non ho mai ballato, io, è gratis? " Ho messo su un disco, uno slow, ed è stato dolcissimo ballare abbracciato a mia moglie per tutta la sera, in quella sera che non era più come tutte le altre.
La sua consistenza aveva un sapore antico, le sue parti anatomiche erano delicatamente ammassate le une sulle altre con la stessa leggerezza dei blocchi calcarei delle piramidi egizie. Volevo addentrarmi nei suoi misteri, essere l'archeologo capace di violarne il segreto mummificato da millenni. "Toh, chi si rivede! Il mio quarto di manzo. Ti ho lasciato quarto e hai raggiunto la tua totalità. Mia bella mucca pazza. Come hai fatto a oltrepassare le barriere blindate, gli allarmi elettrotecnici, le bestie feroci, il ponte levatoio, il fossato con i liquami tossici? Ah si, sei sempre stata qua, sono io che non ti avevo mai notata. Ti faccio una proposta: possiamo ballare sulle pale del muletto, così io layoro contemporaneamente. Ho capito, non ti va! E bello ballare, è bello. Una gran perdita di tempo, però bello. Abbracciandoti provo un senso di solitudine, sei talmente sterminata che posso esplorarti per chilometri senza mai incontrarti. Mia bella mucca pazza! Tu stai all'anoressia come Polifemo sta allo str
abismo ".
Finita la musica siamo rimasti a lungo a guardarci negli occhi, alternando teneri momenti di silenzio ad attimi di romantica assenza di comunicazíone. In quella sera che non era più come tutte le altre, sentivo che tra me e mia moglie forse poteva nascere un sentimento. In quella sera che non era più come tutte le altre, sentivo che tra me e mia moglie poteva nascere un bel rapportino extraconiugale. A gratis.
In quella sera che ormai era notte e non era più come tutte le altre, mi lasciai andare e cominciai a raccontarle di me e della mia vita, di come da zero sono arrivato ai quarantotto metri quadri di benessere calpestabile, di serenita, di salute. Continuai a parlarle di me, della mia ascesa, della mia meta, del mio soldo!
Lei non diceva niente, si limitava ad ascoltarmi fissandomi con quei suoi occhioni ne piccoli ne grandi, ne marroni né azzurri. Poi, finalmente, socchiudendo appena le labbra carnose, mi ha abbracciato e mi ha detto con un sospiro: "Perego... mi stai annoiando!"