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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 11 aprile 1999
ASSEMBLEA MONASTIER DI TREVISO: AGENZIE DI STAMPA

EUROPEE: BONINO SARA' ANCHE ALLA GUIDA DELLE LISTE RADICALI

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 12.32

MONASTIER di TREVISO, 11 APRILE - Emma Bonino rimane candidata per il Quirinale, ma sara' anche alla guida delle Liste Radicali per le prossime elezioni europee. Questo il doppio incarico che ricade da oggi sul Commissario europeo, Emma Bonino, dopo che lei stessa ha accettato la proposta avanzata in tal senso da Marco Pannella, che cosi' rinuncia a dare il proprio nome alle liste del partito, alla seconda assemblea nazionale dei radicali a Monastier. ''Se 'Bonino for Europe' esprime oggi meglio di 'radicali for Europe' la nostra storia, i nostri ideali, le nostre battaglie, la nostra voglia di dare un' anima politica e liberale all' Europa e alle sue istituzioni - ha detto Bonino - allora il mio nome, il mio volto sono a disposizione''. ''Una cosa pero' non chiedetemi adesso - ha proseguito - la promessa di un impegno sul campo nella campagna elettorale in Italia. Per le prossime settimane il mio impegno sara' a Bruxelles, dove occorre assicurare che la tragedia in corso non diventi una sconfitta per tutti

e per chi come me e' chiamato per le sue responsabilita' a dare risposte concrete''. Se questo impegno significhera' anche una candidatura personale di Emma Bonino per le europee, lo si sapra', ha poi precisato Pannella, il 4 maggio, termine ultimo per la presentazione delle liste. E se dovesse essere effettivamente eletta al Quirinale nei giorni successivi, ha precisato ancora Pannella, allora si potra' creare ''un elegante problema giuridico''.

KOSOVO: BONINO, STO CON KOSOVARI E CON LA NATO

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 13.20

MONASTIER di TREVISO, 11 APRILE

''In Italia c'e' una irresistibile attrazione verso l'equidistanza, ma ci sono momenti in cui bisogna essere di parte e io sto dalla parte dei kosovari. E se chi fa lo stesso si chiama Nato allora io sto con la Nato''. Lo ha rilevato oggi a Monastier il commissario europeo Emma Bonino, paragonando anche quella della Nato ad una

''azione di polizia nei confronti di un serial-killer''. ''Sia chiaro - ha aggiunto Bonino - il problema e' porre fine alla repressione e far rientrare la popolazione del Kosovo nel suo territorio. Per questo l'intervento della Nato va sostenuto di fronte all'opinione pubblica''. Ricordando di aver assistito ''con sconforto'' ai progetti di portare i profughi in altri paesi dell'occidente, Bonino ha anche sottolineato che ''nostro dovere e' quello dei aiutarli li' e fare tutto quanto e' possibile per portarli a casa''. ''Se c'e' un'Europa umanitaria - ha detto ancora il commissario europeo - manca pero' un' Europa politica e un' Europa militare. Se non ci fosse la Nato, chi mai potrebbe fermare Milosevic? Il problema che l'Onu e' rimasta come cinquant'anni fa, del tutto inadeguata al mondo che e' cambiato, mentre continuiamo a credere che siano adeguati 15 eserciti nazionali, eserciti che qualcuno ha definito ultima vanita' degli stati nazionali''. ''Non si puo' pero' affrontare la questione della ex Jugosla

via - ha detto ancora Bonino- senza una visione strategica sul futuro dell'intera regione''.

Il commissario europeo ha cosi' rilanciato l'idea di far aderire all'Ue tutti i paesi

balcanici. 'Solo la prospettiva europea -ha spiegato- puo' dare a queste popolazioni la possibilita' di uscire dall' isolamento, dal gravame attuale di guerre, di odio etnico, di mitologie cinquecentesche che sarebbero risibili se non fossero tragiche'.

Ma Bonino, ricollegandosi anche al suo impegno di questi anni in Europa e alla sua decisione di guidare la lista dei radicali per le elezioni europee, si e' anche interrogata sull'adeguatezza delle attuali istituzioni comunitarie a farsi carico di un compito cosi' importante per l'ordine internazionale. E ha in particolare criticato l'attuale Parlamento europeo che, ha detto 'invece di fare politica si occupa dei conti del dentista di Edith Cresson''. ''Si sono perse delle occasioni preziose - ha aggiunto - per dare all'Unione europea una politica che sia degna di questo nome''. Bonino ha anche ironizzando su coloro che dagli uffici delle istituzioni comunitarie fanno politica

umanitaria ''stando dietro ad un computer invece di fare un salto a Kukes a vedere come stanno le cose''. ''Bella performance collettiva, che abbiamo dato - ha concluso - cari amici, c'e' bisogno di un sussulto. L'Europa cosi' com'e' non puo' far sognare nessuno''. Ha infine sottolineato la necessita' per tutti di non far seguire all'impegno di oggi per l'emergenza nei Balcani ''la vacanza intellettuale''.

KOSOVO: BONINO, AZIONE TERRESTE PROBABILE NON INEVITABILE

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 15.23

MONASTIER di TREVISO, 11 APRILE-

Per proteggere le popolazioni del Kosovo un'azione terreste della Nato, con il

relativo prezzo di vite umane, puo' essere ''necessaria'' ed e' ''probabile ma non inevitabile, perche' puo' anche aprirsi un altro scenario''. Milosevic puo' infatti dare ''un segnale prima, proprio sui cinque punti proposti da Annan e che sono identici a quelli gia' stabiliti dal Consiglio Europeo e inderogabili''.

Lo ha detto, incontrando i giornalisti, Emma Bonino. ''Mi sembra prudente - ha detto ancora Bonino - aver cercato di fiaccare le vie di rifornimento serbe prima di infilarsi in qualche altra azione. E non e' detto che una tenuta della strategia di fragilizzare la macchina da guerra serba escluda necessariamente che si arrivi ad un accordo prima e a un dispiegamento di forze di interposizione. Se la comunita' internazionale decide che dobbiamo proteggere i 300-400 mila kosovari che sono ancora in quel Paese, e ritengono che deve farlo perche' quei kosovari le appartengono - ha detto ancora Bonino - poi si potra' decidere tatticamente''.

A proposito poi del pericolo di un appoggio militare alla Serbia da parte della Russia, la Bonino ha sottolineato di avere ''molto rispetto per loro, ma non mi sembrano oggi, al di la' delle dichiarazioni, strutturalmente e finanziariamente in grado di farlo''.

EUROPEE: BONINO, UN VOLTO PER EUROPA LIBERALE E FEDERALISTA

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 16.33 - MONASTIER di TREVISO, 11 APRILE - Un volto e un simbolo per dare ''un' anima politica liberale all' Europa e alle sue istituzioni'', e per darle ''uno scossone federalista'', scongiurando il rischio ''di una deriva burocratica intergovernativa gia' in atto''. Cosi' Emma Bonino - sottolineando che non si tratta di un problema di guida delle liste radicali - ha voluto precisare il significato della sua scelta, avvenuta nella notte, di mettere il suo nome a

disposizione della campagna elettorale radicale per le elezioni europee. Una campagna, ha ribadito, cui lei non partecipera' personalmente, esattamente come sta facendo con quella per il Quirinale, perche' impegnata in queste settimane con il suo

ruolo di commissario europeo, seppur, ha aggiunto, ''dimissionario o dimissionato''. Le due campagne elettorali, infatti, ha ribadito, saranno una battaglia di altri, mentre lei sciogliera' la riserva sulla sua presenza in lista, ha confermato, solo ai primi di maggio. Ma se anche i radicali dovessero andare alle elezioni del 13 giugno solo sotto il simbolo Emma Bonino (un cerchio contornato dalle 12 stelle dell' Unione Europea, in cui figura anche lo storico simbolo della non violenza), e senza di lei, non si tratterebbe certo di una prima volta - ha sottolineato ancora il commissario europeo - ma di quanto gia' accaduto in precedenza con le formazioni di Mario Segni e di Lamberto Dini.

KOSOVO: BONINO A SCALFARI, L' EUROPA C'ERA

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 17.44

MONASTIER di TREVISO, 11 APRILE

''Voglio solo ricordare a chi non ha memoria che l'Unione Europea era in

Kosovo gia' dall'anno scorso, anche se magari l'Italia non se ne e' accorta e forse qualche intellettuale se ne stava legittimamente in vacanza, e aveva deciso e finanziato 50 miliardi''. Cosi' il commissario europeo Emma Bonino ha risposto

all'editoriale apparso oggi su ''La Repubblica'' in cui Eugenio Scalfari accusava l'ufficio da lei diretto di essere stato colto del tutto impreparato sul terreno dell'assistenza ai kosovari. Gia' allora l'Unione Europea, ha detto ancora Bonino, ''tentava di dire che c'erano 400 mila sfollati che giravano per le montagne. Poi e' arrivato l'accordo di novembre, sono tornati a casa, e poi a febbraio e' scoppiato di nuovo tutto''. ''Certo - ha aggiunto la Bonino - se questo signore lo sapeva che era prevista e pianificata una campagna di deportazione all'esterno lui ci poteva anche avvertire e avremmo fatto del nostro meglio. Rimane il fatto che io stessa ho deciso, pur essendo dimissionaria, la locazione di 30 miliardi prima di

Rambouillet, Corte dei Conti permettendo. E sono sicura che, se qualcuno mi incarcerera', qualcuno le arance me le portera', magari perfino Scalfari. Non c'e' macchina umanitaria oggi ha concluso - che sappia far fronte ad un terremoto umano di 500 mila profughi quale si e' verificato''.

QUIRINALE: BONINO, IL PRESIDENTE NON E' UN NOTAIO

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 18.01

MONASTIER di TREVISO,11 APRILE

Impegnata per la crisi nei Balcani e nel progetto per gli Stati e l'Europa, ma tutto

cio' non e' ''affatto in contrasto'' con una candidatura di Emma Bonino al Quirinale che non considera affatto, come fra i giornalisti le e' stato fatto osservare, una carica

''ingessata''. ''Mi avevano fatto la stessa obiezione - dice - anche quando dovevo diventare commissario europeo, dicendomi che andavo a fare la burocrate. La nostra Costituzione prevede dei margini di responsabilita' per il Presidente della Repubblica - risponde Bonino - che ne fanno tutt'altro che un notaio, e stabilisce in modo chiaro gli strumenti con cui puo' dialogare con le altre istituzioni''. Il Presidente della Repubblica, prosegue Bonino ''applica alla lettera la Costituzione'', mentre la politica estera e nazionale sono compiti di altre istituzioni. Ma se deve esprimere qualcosa - aggiunge - il Presidente lo fa con messaggi alle Camere, che non sono esternazioni, e con cui parla con le istituzioni; e i contenuti- ha spiegato - possono essere i piu' vari.

KOSOVO: BONINO BACCHETTA BOSSI ED ELOGIA COMENCINI

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 18.31

MONASTIER di TREVISO, 11 APRILE

Una bacchettata al leader della Lega Umberto Bossi e una lode al suo ex compagno di partito Comencini. Con due colpi ben assestati, Emma Bonino ha detto oggi la sua sulle diverse posizioni assunte nei confronti della crisi del Kosovo dai due massimi leader del federalismo leghista. Bonino ha infatti definito ''autolesionistiche'' sul piano della credibilita' le aperture di Bossi nei confronti della Serbia, e la scelta di definire ''emigrati albanesi di Kosovo'' gli indipendentisti di quella regione. Il Commissario Europeo ha invece giudicato responsabile la posizione assunta dal'ex bossiano Fabrizio Comencini, leader della Liga Repubblica Veneta, che, pur avendo tenuto in considerazione gli interessi imprenditoriali in gioco nella crisi balcanica, vi ha anteposto il rispetto della legalita'

RADICALI: PANNELLA A IMPRENDITORI, SIETE GIA' RADICALI

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 19.57

MONASTIER di TREVISO, 11 APRILE

Con un reiterato appello agli imprenditori e ai possessori di partita iva del Nordest a lavorare perche' si crei proprio in queste regioni lo zoccolo duro della raccolta di firme per il referendum per ''la liberazione del lavoro dell' impresa'', Marco Pannella ha concluso stasera a Monastier la seconda assemblea nazionale dei radicali. C' e' una identita' sostanziale - ha detto in sintesi Pannella - tra le nuove battaglie radicali sul fisco, il collocamento, il lavoro, le pensioni, la sanita', il finanziamento pubblico dei partiti e dei sindacati e gli interessi degli imprenditori del triveneto, che devono solo imparare - ha aggiunto - ''a fare i radicali''. Piu' volte si e' rivolto Pannella proprio al leader della Life, Fabio Padovan, che oggi e' anche intervenuto al dibattito, chiedendo a lui e a tutti i suoi compagni di lotta di mettere le proprie capacita' imprenditoriali al servizio della raccolta delle firme per i prossimi 60 giorni. ''E' piu 'impossible non farcela che farcela'' ha detto Pannella. E P

adoan ha risposto che lui e i suoi sono pronti ma che qualche perplessita' la nutrono. ''Il problema - ha detto - e' l'apatia e la sfiducia della gente''. Sul progetto dei radicali di vendere i''beni di famiglia'',Padoan ha lanciato l'idea di una Spa ''in cui i radicali mantengano la maggioranza, perche' solo di loro ci fidiamo'', con la distribuzione delle altre quote a migliaia di piccoli imprenditori e artigiani.

 
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