non e' amor di polemica, ma questo continuo parlare qui dentro del filo-serbismo di questo giornalista Rai, mi suona nell'orecchio come quei signori anziani che, nella casa del popolo, si affacciano sull'uscio e, constatato che sta cominciando a piovere, escalmano "piove, governo ladro". Oppure il Bartali velocipedista che, ad ogni pie' sospinto, ci ricordava che "e' tutto da rifare". O se preferite c'e' anche il mitico "addaveni' baffone".Che palle.
Lo sapppiamo, lo sappiamo lo sappiamo. Che il governo e' ladro, che c'e' il regime, che la Rai e' il suo braccio armato e bla bla bla bla e ancora bla, sorbettando un gotto di classico e dando un pe' al mozzicone del mezzo toscano.
C'e' qualcuno che si aspettava che la Rai mandasse a Belgrado qualcun'altro? O forse ora qualcuno fara' il comitato "Bordin for director", per farlo diventare direttore della Rai, e magari si aspettera' anche che lo diventi e che, soprattutto, la Rai diventi buona?
Oh via. ma che analisi e' questa, ma che intercedere politico. Io vedo la confusione tra borbottio e analisi politica. Possibile che il Pannella non abbia insegnato abbastanza, che' su questo -almeno- e' grande maestro?
C'e' qualcuno che propone come mettere in opera azioni di oscuramento Tg nei precisi momenti in cui compare la foto alla Gilbert Becaud di 'sto Remondino?