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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Paolo - 14 aprile 1999
Una serata televisiva, e alcuni giornali di oggi.
Bruno Vespa annuncia che i cantanti del Coro dell'Arena di Verona - che ieri sera si e' esibito per Porta a Porta, hanno potuto farlo grazie al "permesso" ottenuto da CGIL, CISL, UIL, e Federazione Lavoratori Spettacolo. Come se nulla fosse Vespa ha ringraziato i sindacati che hanno permesso ai cantanti di cantare, e non i cantanti del coro. Chi comanda sono i sindacati, che dispongono se un cantante possa o debba cantare quando gli o le pare a lui o a lei. E vespa ha usato proprio quella locuzione, senza nulla aggiungere.

Alcuni giornali tornano oggi su quei serbi che difendono il ponte a Belgrado inalberando bersagli. In questo modo difendono il ponte, giacche' i piloti Nato non sparano su gente che palesemente sta su un ponte. E magari - sia detto tra parentesi - chi difende un obiettivo militare si fa militare egli o ella stessa.

Ma nel riferire anche oggi una notizia di queso genere, mai che uno, uno solo abbia proposto ai Kosovari di fare lo stesso. Insomma, se civili serbi si mettono su un ponte, con un bersaglio, rendendosi evidenti, quello serve a difendere un ponte, e chi ci sta sopra. Se i Kosovari si mettessero su una casa, davanti ad altri Kosovari, inalberando dei bersagli, a che cosa sarebbero indotti i militari e i paramilitari serbi?

E' clamoroso che questa diversita' non sia sottolineata, nella sua semplicita'.

Bravo D'Alema.

Vespa ha cercato il colpo giornalistico, facendo collegare la moglie di Milosevic. Le ha fatto dire le sue cose senza nulla eccepire, perche' voleva che la signora concedesse alla Croce Rossa di entrare in Kosovo, e perche' si concedesse ad alcuni Kosovari di riunificarsi alle loro famiglie scappate dove non si sa.

Quello della Croce rossa in studio ha cercato di fare capire a Vespa che con il Governo di Belgrado erano in conrso trattative per potere rientrare la'. Ma Vespa imperterrito ha cercato solo il suo personale colpo spettacolare.

Per fortuna, ed e' stato bravo, D'Alema con chiarezza ha ricordato che la Croce rossa e' stata cacciata dal territorio serbo. Ha detto a Vespa, indirettamente ma con una certa chiarezza, che avrebbe fatto bene a rendersi conto di quel che era l'oggetto della trasmission, mentre Vespa cercava il suo avallo al colpo giornalistico. D'Alema ha detto a Vespa: dobbiamo renderci conto che la situazione non e' una cosina da nulla, ma un massacro perpetrato da un govrno contro i suoi stessi cittadini. Un massacro pianificato, senza precedenti...

L'operazione e' grossa, ampia. E variegata.

Probabilmente i radicali dovranno prepararsi a tornare sul fronte della lotta per la liberta' e il diritto alla informazione.

 
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