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Conferenza Rivoluzione liberale
Radio Radicale Sergio - 16 aprile 1999
Santoro/Pinocchio/Ezio Mauro Caselli
Dal ponte serbo, il conduttore di Moby Dick faceva lo scudo umano, virtuale forse, giacchè dubito che la Nato non sia stata informata della trasmissione... Verso la fine dello speciale Moby Dick, Santoro sostiene che l'opposizione in serbia c'è ma i cittadini della jugoslavia "non ritengono opportuno in questo momento" discutere di queste cose, aprire delle fratture nell'unità della popolazione vista la situazione delicata. Ad un giovane della sinistra giovanile che gli ricordava come un giornalista direttore di una testata di opposizione sia stato assassinato, Santoro "toccato nel vivo" ha risposto urlando istericamente dicendo che sta dalla parte dei kosovari... Mentana, che in studio conduceva il "ponte mediatico" tra Roma e Belgrado, si è poi dissociato in diretta dalla scelta legata alla diffusione di un servizio sulla strage del Cermis e la denegata giustizia per i familiari delle vittime, sostenendo che faceva a pugni con il tema del programma. Santoro ancora una volta "toccato nel vivo", urla verso M

entana dicendo che il caccia Prowler quel giorno si esercitava nelle valli del Cavalese in vista dei raid su Beograd. Ma a noi non risulta che a Belgrado ci siano impianti di risalita e piste di snowboard...

Poco prima della fine di Moby Dick su Pinocchio, Lerner ha dato ancora una volta spazio alle performance di tal Prof. Dragos Kalajc leggendo alcuni scritti deliranti dell'esponente di propaganda serba che rappresenta istituto di geopolitica ed il manifesto dell'accademia serba delle scienze. Il classico servizio in bicicletta del "grillo" Mario Giordano propone con filmati di archivio una rassegna-passerella di ministri degli esteri italiani alla corte del dittatore, inclusi Antonio Martino e Susanna Agnelli che al tempo dichiarò "Milosevic è una persona affidabile". Ancora: collegato da Belgrado "Ridondino" Becaud con due ospiti in studio, un accademico delle scienze dal nome impronunciabile e Lucia Annunziata. Contrariamente all'inviato rai di Belgrado, la Annunziata ha avuto il pudore di ricordare il problema politico, anche se con un incredibile paradosso, delle scelte di fondo di Milosevic che ha preferito l'abbraccio fisico, e culturale con un personaggio apologeta di Stalin e Hitler "piuttosto che con

Primakov". Comprensibile nervosismo nascosto di Remondino che incassa serenamente la risposta del accademico delle scienze che dice "non parlo di politica". Ma il bello arriva quando Lerner legge trattati e prolusioni deliranti a firma prof. Dragos Kalajc (non porta orologi al polso) che l'autore stesso nega di aver scritto in parte. A La Malfa "le petit" che gli diceva "lei rappresentante di regime criminale ed assassino è ospite in un paese democratico e non può verire qui a dirci cose che non può dire ancor meno dare lezioni di democrazia", Kalajc replica con un bel "la Serbia è piena di giornali di opposizione".

Conclusa la fascia di seconda serata, arrivo a notte inoltrata in zona rassegna stampa TG1 formato Scianò. Lascio il video per alcuni minuti

per andare verso la cucina. Il televisore è ancora accesso. Sento (ma non vedo) che c'è un ospite. A giudicare dalla voce non ho dubbi, sembra Giancarlo Caselli... Torno in soggiorno per mero spirito di curiosità ed invece trovo Ezio Mauro, direttore di Repubblica. Provate a mettere la voce di Caselli e l'immagine di Mauro o viceversa e giudicate voi stessi.

Esilarante quanto drammatico.

 
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