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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 16 aprile 1999
REFERENDUM CONFERENZA STAMPA VENERDI'16 APRILE: AGENZIE DI STAMPA

REFERENDUM: BONINO, OCCORRE DIFENDERLO CON TIGNA

APPELLO CON SEGNI E PANNELLA PER ANDARE A VOTARE

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA Adnkronos DELLE ORE 12.09

Roma, 16 apr. ''Occorre difendere il referendum con tigna''. Emma Bonino mette in campo tutta la sua grinta nel lanciare l'appello piu' che per votare si' domenica prossima per andare a votare, ''per non farsi scippare il referendum''. Insieme a Marco Pannella, Mario Segni e Marco Cappato dei Radicali, Bonino ha sottolineato l'importanza di ''salvare'' lo strumento referendario: ''la gente se lo tenga stretto, perche' ogni volta che ha vinto l'astensione dopo inviti espliciti o impliciti, le cose per questo Paese sono andate male. Non dobbiamo farci scippare il referendum ne' adesso ne' dopo. Non abbiamo mai creduto al referendum come stimolo: e' invece strumento applicativo, e quindi obbligatorio nel suo risultato''.

In sintonia Bonino e Mario Segni che sottolineano come non andando a votare ''non si fa un dispetto al 'palazzo', ma gli si fa, al contrario, un grande regalo''. La posta in gioco, sottolinea il leader referendario, ''e' altissima. La partita e' tra conservazione e riformismo, tra speranza e rassegnazione. Il referendum e' nelle mani dei cittadini, e la vittoria deve essere quella della democrazia dei cittadini e non della democrazia dei partiti. Il fronte del no e' lo stesso di dieci anni fa, con gli eredi della vecchia Dc, di Craxi, con lo stesso Bossi che era sulle stesse posizioni anche allora, piu' qualche aggiunta in buona fede. Un fronte che e' quello della partitocrazia, che in questi anni ha voluto conservare tutti i privilegi della politica''.

Pannella si e' limitato a sottolineare come su questi temi, rispetto a Segni e al comitato del Si', abbia avuto ''motivi per marciare separati ma colpire insieme''. Marco Cappato ha rivendicato ai Radicali la 'paternita'' della prima iniziativa referendaria per cambiare la legge elettorale, e Pannella ha ricordato come da 30 aprile sara' avviata la raccolta delle firme per altri 20 referendum, tra i quali l'abolizione della nuova legge sul finanziamento ai partiti ed altri quesiti sulla giustizia, il fisco, la previdenza, la sanita', la liberta' di lavoro e di impresa.

REFERENDUM: BONINO, UN MIO DOVERE L'APPELLO PER IL SI'

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ASCA DELLE ORE 12.19

Roma, 16 apr - ''E' un mio dovere di cittadino lanciare un appello per andare a votare domenica''. Emma Bonino, Commissario italiano Ue, torna nella sede del Partito radicale insieme a Marco Pannella, Mario Segni e Alfredo Biondi per invitare gli italiani a votare Si' nel referendum per l'abolizione della quota proporzionale nella

legge elettorale, che si terra' dopodomani. ''Arrivo a dire che al di la' del contenuto mi interessa salvare l'istituto referendario - spiega la Bonino -. Chi invita a non votare fa un danno al Paese. Quanto agli argomenti del No mi sembrano veramente superficiali. Se il quesito e' troppo lungo la colpa non e' del referendum che

vuole abrogarne una parte, e' la legge stessa ad essere lunga e complicata. Insomma, dico agli italiani, teniamocistretto lo strumento referendario''.

REFERENDUM: BONINO, ANDARE A VOTARE, ANCHE SOLO PER TIGNA

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ANSA DELLE ORE 12.42

ROMA, 16 APR - ''Quello che e' importante ora e' salvare lo strumento del referendum. E anche se fino ad oggi puo' sembrare che non sempre sia servito a granche', come dimostrano i casi del finanziamento pubblico ai partiti o le golden share, bisogna continuare ad andare a votare. Se non altro per tigna''. Questo, in sintesi, il contenuto dell'appello ''pro-referendum'' lanciato oggi da Emma Bonino in una conferenza stampa con Marco Pannella e Mario Segni. ''Le motivazioni contro il referendum che ho sentito sino ad ora - ha aggiunto Bonino - mi ricordano quelle a cui si ricorreva tempo fa e che mi convincono sempre meno. Prima tra

tutte quella della complessita' del quesito. Ma insomma, se il referendum in Italia e' solo abrogativo, ad essere lunga e complessa non sara' tanto la domanda che si fa agli elettori quanto la legge che si intende modificare''.

''Al di la' del mio convincimento per il Si' - ha detto ancora la commissaria europea - voglio solo dire che il referendum e' un'arma che ci dobbiamo tenere ben stretta e non solo perche' sono molti i Paesi a non poter godere di questo doppio voto. Bisogna non farsi prendere dallo scoramento o dalla rassegnazione perche' spesso non ha portato a nulla. E andare avanti con tigna per renderlo sempre piu' efficace''.

REFERENDUM: SEGNI, PER DIRE SI' GUARDARE ASTENSIONISTI...

Pannella, abbiamo marciato separati per colpire insieme

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ASCA DELLE ORE 12.41

Roma, 16 apr - ''Per dire Si' al referendum basta guardare il fronte che vuole l'astensione: gli eredi della vecchia Dc e di Craxi, con qualcuno in aggiunta, in buona

fede...''. Dalla sede nazionale del Partito radicale, insieme a Emma Bonino, Marco Pannella, Marco Cappato e Alfredo Biondi, Mario Segni lancia uno degli ultimi appelli della campagna per il Si' al referendum per l'abolizione della proporzionale. Nell'occasione, Il leader referendario, incassa anche la rinnovata armonia con Pannella che, rivendicando una sorta di primogenitura del quesito,

riconosce al Comitato promotore il fatto che dopodomani si voti: ''Abbiamo marciato separati per colpire insieme...''. ''Non andare a votare - aggiunge Segni - gli italiani non fanno un dispetto al 'palazzo', a quelli dei ribaltoni. Anzi, gli fanno un favore''.

REFERENDUM: PANNELLA E BONINO CON SEGNI PER IL SI' =

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA AGI DELLE ORE 13.07

Roma, 16 apr. - Appello finale ed unanime dei Radicali per il SI' nel Referendum di domenica prossima. Marco Pannella, Emma Bonino ed il coordinatore nazionale Cappato, lo lanciano dalla sede del partito, presente Mario Segni, ospite 'd'onore',

il liberale Alfredo Biondi. Pannella ha ribadito la validita' dello strumento

referendario per cambiare il regime, ha definito "tutte balle" le eccezioni sulla complessita' del quesito ed ha confermato che dal 30 prossimo comincera' la raccolta delle firme per altri 20 referendum antiregime. Pannella ha aggiunto che i referendum

sono lo strumento democratico per una battaglia di cambiamentodi "un regime che ci vuol mandare a Belgrado con Milosevic, mentre noi vogliamo andare con il popolo del Kosovo che lotta per conquistare il diritto al referendum. Una battaglia riformatrice che comincia con il voto di domenica. Se il Si' non prevarra' - ha ammonito il leader referendario - sara' il Paese a perdere e i cittadini consegneranno le armi ai propri nemici".

Un monito anche da Emma Bonino: "cittadini, il referendum e' uno strumento prezioso di democrazia; non fatevelo scippare". Alfredo Biondi ha testimoniato con la propria presenza il fervido impegno personale e quello dei referendari di Forza

Italia, che - ha sottolineato criticamente - pare non piaccia molto al partito. Io sono dalla parte di chi non si rassegna e continua a battersi per cambiare le cose ed il referendum e' lo strumento piu' giusto perche' riconsegna lo scettro al sovrano

vero che e' il popolo".

Infine Mario Segni dopo aver ringraziato i radicali per l'impegno in favore del SI', ha ricordato che il"voto di domenica e' decisivo per la scelta tra conservazione e'

riformismo. Dopo trent'anni di immobilismo e tre bicamerali andate a vuoto, o vincono i cittadini o tornano gli eredi della vecchia partitocrazia, i De Mita, i De Michelis, i Mastella, supportati da Bossi che con Craxi invito' gli italiani a

rinunciare al loro fondamentale diritto, andando al mare. Anche domenica prossima, non votando fate un grosso regalo al 'Palazzo' a chi non vuole che esprimiate il vostro libero pensiero. La posta in gioco e' altissima e i cittadini lo sanno.

La vittoria dipende solo da loro".

REFERENDUM: PANNELLA, IERI CI VOLEVANO AL MARE, OGGI A BELGRADO

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ANSA DELLE ORE 13.26

ROMA, 16 APR - ''Qualche anno fa qualcuno ci invito' ad andare al mare piuttosto che alle urne. Non era gravissimo. Oggi invece i sostenitori del No al referendum per il maggioritario ci dicono di andare in Kosovo o a Belgrado da Milosevic''. Lo dichiara Marco Pannella commentando, nel corso di una conferenza stampa con Mario Segni ed Emma Bonino, l'invito all'astensionismo rivolto da alcuni esponenti politici contrari al referendum, come ad esempio Umberto Bossi. ''Occorre invece andare a votare - aggiunge Pannella - per votare Si'''. Dopo aver rivendicato, in parte, la paternita' di questo referendum (''si deve pero' al comitato promotore se e' poi andato in porto''), il leader radicale attacca poi pesantemente la Consulta: ''Se si vogliono davvero modificare le cose - spiega - dobbiamo, tra l'altro, mandare via quella indegna Corte Costituzionale che abbiamo''.

E annuncia che dal 30 aprile i radicali scenderanno nuovamente in piazza per raccogliere le firme per altri 20 referendum, questa volta sui temi della ''liberalizzazione del mercato del lavoro'', la giustizia e il finanziamento pubblico

dei partiti.

 
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