Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 11 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 16 aprile 1999
SANTORO/PANNELLA: AGENZIE DI STAMPA

KOSOVO: PANNELLA, MOBY DICK COME TELE MILOSEVIC

Da Santoro una azione teppistica

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ASCA DELLE ORE 12.09

Roma, 16 apr - Marco Pannella attacca duramente Michele Santoro per la trasmissione di Moby Dick di ieri sera -andata in onda in diretta da Belgrado - accusando il giornalista Mediaset di posizioni filo-serbe. ''Sono indignato, Moby Dick e' stata una azione teppistica, una manipolazionione. Santoro dovrebbe essere nominato presidente della 'federazione serba dei giornalisti'. Sembrava 'tele Milosevic' complimenti a Berlusconi e Confalonieri...'' ha detto il leader radicale a margine di una conferenza stampa per il Si' al referendum anti-proporzionale.

KOSOVO: PANNELLA, "SANTORO, OVVERO TELE-MILOSEVIC"

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA AGI DELLE ORE 12.12

Roma, 16 apr. - Un Pannella indignato per la conduzione di Michele Santoro di ieri sera a Moby Dick. Dalla tribuna in favore del Si' al Referendum, condivisa stamane con Emma Bonino, Mario Segni, Alfredo Biondi e Marco Cappato, coordinatore del

Partito Radicale, Pannella critica duramente Mediaset per il comportamento tenuto in questa campagna referendaria, "di gran lunga peggiore di quello della Rai".

Ma l'indignazione del leader radicale si concentra su Santoro per la trasmissione di ieri sul Kosovo. "Sembrava Tele-Milosevic - dice - anzi, Tele-Belgrado. Si e' trattato di un vero e proprio atto teppistico per come e' stata concepita e manipolata l'intera trasmissione. La 'palma dell'ignominia' la consegnero' a Berlusconi e Confalonieri perche' con i killer e i teppisti anche questo sarebbe inutile. Santoro - conclude Pannella - dovrebbe essere nominato presidente della Federazione italo-serba dei giornalisti".

KOSOVO: PANNELLA, SANTORO HA FATTO 'TELEMILOSEVIC'

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ANSA DELLE ORE 12.30

ROMA, 16 APR - ''La palma d'oro dell'ignominia spetta senza dubbio a Fedele Confalonieri. E parlo solo di lui perche' i killer in questo caso non vale la pena neanche di nominarli''. Cosi' Marco Pannella ha commentato la trasmissione di Michele Santoro in collegamento da Belgrado andata in onda ieri sera su 'Italia Uno'.

''Il comportamento di Mediaset - ha aggiunto Pannella - e' stato peggiore di quello solitamente tenuto dalla Rai che e' di per se' condannabile. Quella di ieri e' stata davvero 'Telemilosevic'. Uno spettacolo indegno''.

TV: SANTORO, 'HO SOLO ESPOSTO LE RAGIONI DEL POPOLO SERBO'

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ANSA DELLE ORE 16.09

ROMA, 16 APR - Fermo ancora alla frontiera serba a ''sopportare infiniti controlli'' Michele Santoro risponde amareggiato alle critiche ''del giorno dopo'' che seguono la

puntata di ieri di ''Moby Dick'' in cui si trovava a Belgrado. Bolla le accuse come ''polemichette da cantina, o da Pannella, che e' uguale'', e sostiene che il tentativo era di cercare ''di far capire che la soluzione finale non e' una soluzione. Abbiamo cercato di tener conto - dice - anche delle ragioni del popolo serbo, non di Milosevic''. Rispondendo cosi' a chi lo accusava di fare ''TeleMilosevic'', dopo ''TeleKabul''.

Critica anche la Rai, che ha programmato ''a sorpresa'' una puntata di ''Pinocchio''. ''Noi abbiamo fatto servizio pubblico e contrapporre due trasmissioni di servizio pubblico - spiega - non e' stata una cosa giusta, anche se la Rai puo' fare quello che vuole''. Sulla contrapposizione gli risponde subito Gad Lerner, che spiega: ''La Rai mi ha chiesto martedi' alle 21 di andare in prima serata contro 'Moby Dick', mentre prima aveva escluso questa possibilita' quando ero stato io a proporla. Ho avuto solo mercoledi' per realizzare la puntata in fretta in furia. Ho scelto il taglio storico-culturale, che aveva gia' caratterizzato l'ultima fase di 'Pinocchio', per spiegare le radici del conflitto e non ripetere quello che fanno i Tg''.

''Questo taglio - aggiunge Lerner - ha corrisposto non solo in seconda serata, dove c'e' un pubblico piu' specialistico e dimostrando un bisogno reale degli spettatori. Per il resto mi sembra di pessimo gusto fare confronti sugli ascolti quando c'e' di mezzo la guerra''. Dalla Rai replica anche il direttore di Marketing strategico offerta e palinsesti, Giancarlo Leone, che si limita a ricordare che ''da ottobre fino a qualche settimana fa 'Pinocchio' e' andato in onda il giovedi' in prima serata. Non c'e' una volonta' particolare nell'episodio di ieri. Non vedo dov'e' la sorpresa''. Da parte sua Santoro non ci sta ''ad essere incolpato'' e ricorda ''gli infiniti controlli subiti''. ''Ho

ricevuto telefonate di complimenti da tutto il mondo - dice - e sembra invece che ci sia qualcuno che non vuole vedere quello che succede a Belgrado. Ma si pensa che stiano tranquilli a ballare sotto le bombe?''. E aggiunge: ''Non avevamo nessun

fucile puntato eravamo solo in una situazione di guerra e sotto i bombardamenti e abbiamo fatto informazione in queste condizioni. Le 'riflessioni acute' che si fanno oggi in Italia sono fuori bersaglio, parlano d'altro''.(SEGUE).

''L'informazione sul Kosovo non e' mancata - dice ancora Santoro - ma a me hanno insegnato che fare il giornalista significa anche portare alla luce le cose che non

si conoscono ancora. Non mi sembrava necessario fare il Bignami di quello che era successo prima. Non capisco che cosa c'e' da indignarsi per il fatto che si faccia vedere della gente che soffre per la guerra in una citta' europea. Quello che abbiamo

fatto ieri e' stato semplicemente portare questo punto di vista. Con grande senso di fedelta' anche per l'azienda a cui una trasmissione come questa non puo' che portare prestigio. Abbiamo realizzato tutto in 24 ore, con risultati straordinari''. Ribadisce di ''aver tenuto conto dei due fronti'' e sottolinea che lo ha fatto ''anche da li' e qualcuno doveva apprezzarlo, visto che avevamo quelli di Milosevic alle spalle''.

''Si sono fatte anche staffette televisive per i profughi, che una sera si parli dell'altro fronte non mi sembra scandaloso.

Anzi - continua Santoro - forse proprio questo e' lo scandalo. E allora mi viene da pensare che stia crescendo l'idea che l'unica soluzione possibile sia la soluzione finale. Anche ieri sera nello scambio con un giovane esponente Ds mi e' sembrato che oramai l'unico modo di esprimersi sia quello della cultura delle bombe''.

TV: SANTORO; MENTANA DISSENTE, CURZI APPLAUDE

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ANSA DELLE ORE -16.36

ROMA, 16 APR - Enrico Mentana non replica alle polemiche che hanno seguito la puntata di ieri di ''Moby Dick'', a cui partecipava anche lui dallo studio, ma sottolinea che concepisce ''un ruolo informativo non formativo del giornalismo tv''. Mentre tutto dalla parte di Santoro e' Sandro Curzi, che parla di ''una pagina di giornalismo che restera'''. Del resto anche ieri in diretta, il direttore del Tg5 non ha nascosto la sua contrapposizione con alcune delle affermazioni di Santoro: ''ho detto la mia, anche questa e' liberta''', aggiunge oggi. ''In tutte le guerre c'e' la popolazione che

soffre sia dalla parte di chi perdera' che da quella di chi vincera' - dice ancora Mentana - e se avessimo avuto la possibilita' di documentare la seconda guerra mondiale, avremo visto che c'era gente che soffriva sia a Londra che a Berlino. Ma non e' vero che poi e' tutto uguale''. E in particolare Mentana critica il paragone avanzato ieri in trasmissione, tra i bombardamenti di Belgrado e la tragedia del Cermis: ''una 'provocazione' portata da casa''.

Invece per Curzi quella di ieri e' stata ''la piu' bella iniziativa di informazione'' e ''una pagina di giornalismo che restera'''. ''Sono ridicoli e piccoli i critici. Fare tv - dice il direttore di 'Liberazione' - e' stare sul posto, mostrare la propria faccia e dire quello che si pensa. E' stata una prova di grande professionalita''.

SANTORO: CONFALONIERI, MOBY DICK EVENTO DI GRANDE RILIEVO

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA Adnkronos DELLE ORE 17.01 Milano, 16 apr.- ''Sotto il profilo giornalistico e produttivo ieri sera e' stato realizzato un evento di

grande rilievo''. Cosi' il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri commenta oggi la puntata di Moby Dick realizzata ieri da Michele Santoro in diretta da un ponte di Belgrado. ''Santoro e il suo staff -continua Confalonieri- insieme a tutte le persone di

Mediaset che hanno lavorato a questa operazione in condizioniestreme, hanno mostrato alla pubblica opinione, per la prima volta, tutto quello che e' stato possibile vedere da Belgrado e dalla Serbia''.

''Credo che questo sia un contributo comunque importante -aggiunge il presidente di Mediaset- anche se l'impostazione di fondo del programma lascia spazio a critiche che ritengo condivisibili. Santoro e' responsabile delle sue opinioni. Da noi hanno piena cittadinanza tutte le opinioni -aggiunge Confalonieri- come si vede dall'insieme della nostra programmazione giornalistica anche in queste settimane di guerra''.

''Preferisco una polemica sul taglio unilaterale di un programma -conclude Confalonieri- ad una censura preventiva. Il pubblico e' in grado di giudicare''.

TV: SANTORO; CONFALONIERI, 'GRANDE EVENTO GIORNALISTICO'

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ANSA

MILANO, 16 APR - ''Sotto il profilo giornalistico e produttivo, ieri sera e' stato realizzato un evento di grande rilievo'' ha dichiarato Fedele Confalonieri, presidente del gruppo Mediaset, entrando cosi' nel merito delle polemiche nate con la puntata di Moby Dick dedicata ai bombardamenti Nato.

''Santoro e il suo staff, insieme con tutte le persone di Mediaset che hanno lavorato a questa operazione in condizioni estreme - ha affermato Confalonieri - hanno mostrato alla pubblica opinione, per la prima volta, tutto quello che e' stato possibile vedere da Belgrado e dalla Serbia. Credo che questo sia un contributo comunque importante, anche se l'impostazione di fondo del programma lascia spazio a critiche che ritengo condivisibili''.

Ma pur condividendo dunque alcune critiche, il presidente di Mediaset sottolinea che ''Santoro e' responsabile delle sue opinioni. Da noi hanno piena cittadinanza tutte le opinioni, come si vede dall'insieme della nostra programmazione giornalistica anche in queste settimane di guerra''. Confalonieri conclude dicendo: ''Preferisco una polemica sul taglio unilaterale di un programma a una censura preventiva. Il pubblico e' in grado di giudicare''.

KOSOVO: SANTORO, "LEGITTIMO CRITICARE, MA PANNELLA.

DA UN LANCIO DELL'AGENZIA AGI DELLE ORE 17.50

Roma, 16 apr. - "Le critiche politiche sono tutte legittime. Ognuno, politicamente, puo' dire quello che gli pare. Ma diciamo che quella di Pannella e' la piu' spiacevole, ci attacca sempre, ci bombarda come vuole che si bombardino un po' tutti: e' il declino di un leader che una volta era liberale e adesso e' diventato quello che e' diventato".

Cosi', Michele Santoro, rintracciato telefonicamente in Jugoslavia, risponde alle polemiche che hanno accompagnato la messa in onda, ieri sera, del suo 'speciale' da Belgrado. Una prova giornalistica giudicata da alcune forze politichedichiaratamente filo-serba e definita dal leader radicale"Tele-Milosevic".

Michele Santoro, che ci tiene a sottolineare "lo sforzo eccezionale che e' stato fatto da tuttiquelli che hanno collaborato a questa prova straordinaria di tv", ricorda che anche "il meglio del giornalismo italiano, impegnato a seguire gli avvenimenti a Belgrado, ha visto e giudicato con interesse la trasmissione".

"Vorrei ricordare - aggiunge poi il giornalista - che non stiamo combattendo una guerra per eliminare Milosevic ma per difendere i diritti degli albanesi del Kosovo. Mi pare, invece, che stia emergendo un'incapacita' di 'leggere' nella vicenda

serba, in questa vicenda dove i serbi sembrano ormai interpretare solo la parte dei cattivi. Secondo me, pero', anche dalla loro parte ci deve essere qualche barlume di ragione. Ogni serbo - aggiunge - come e' stato detto anche ieri sera in trasmissione, e' pronto a morire per difendere il territorio e non ne ho trovato uno che pensasse diversamente, nemmeno tra quelli che hanno in casa l'antenna satellitare e quindi

ascoltano i tg occidentali".

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail