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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 19 aprile 1999
TARADASH E CALDERISI LASCIANO GRUPPO FORZA ITALIA: AGENZIE DI STAMPA

ELEFANTE: TARADASH E CALDERISI LASCIANO GRUPPO FORZA ITALIA

Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 17.08

Roma, 19 apr. - Marco Taradash e Giuseppe Calderisi hanno annunciato le dimissioni dal gruppo parlamentare di Forza Italia della Camera. E' stato lo stesso Taradash a motivare le dimissioni leggendo all'assemblea dell'Elefante un comunicato nel quale si confermano i motivi di critica nei confronti di Berlusconi per il suo "disimpegno" nella campagna per il si'. "L'assenteismo e spesso l'ostruzionismo

di Forza Italia e del suo presidente Silvio Berlusconi durante tutta la campagna referendaria - affermano Calderisi e Taradash - e' stato una concausa determinante della sconfitta del referendum. Ma se intuiamo le ragioni di Bertinotti, Cossutta,

Marini e Manconi, non ci e' comprensibile l'alleanza di fatto tra Berlusconi da una parte, Mastella e Bossi dall'altra, ovvero fra gli autori dei ribaltoni che hanno fiaccato la forza del Polo delle Liberta' e chi ne e' stato vittima".

"Il referendum - proseguono - avrebbe riaperto la strada alle grandi riforme istituzionali ed economiche che sono parte della storia e del programma politico del Polo e al tempo stesso avrebbe consentito di organizzare una piu' forte e larga

alternativa liberaldemocratica al regime partitocratico espresso dal centro-sinistra e al blocco sociale conservatore e parassitario che tutela e tiene in ostaggio la maggioranza di Governo".

"Prendiamo atto - conclude la dichiarazione di Taradash e Calderisi - di questa drammatica divergenza di valutazione tra Forza Italia e noi e percio' comunichiamo le nostre dimissioni dal gruppo parlamentare di Forza Italia".

REFERENDUM: TARADASH E CALDERISI LASCIANO FORZA ITALIA

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 17.09

ROMA, 19 APRILE - Marco Taradash e Peppino Calderisi hanno lasciato il gruppo parlamentare di Forza Italia alla Camera, per la ''drammatica divergenza'' con Silvio Berlusconi sul referendum. Lo ha annunciato Taradash durante la prima assemblea dei referendari liberaldemocratici.

Secondo Taradash ''l'assenteismo costante di Berlusconi durante tutta la campagna referendaria e' una delle concause della sconfitta''. Una vittoria del Si' ''avrebbe riaperto la strada delle grandi riforme'' che sono alla base del programma del Polo. La divergenza con Berlusconi e' tale, ha spiegato Taradash, da indurre lui e Calderisi ad abbandonare il gruppo di Forza Italia.

FI: TARADASH E CALDERISI LASCIANO GRUPPO PARLAMENTARE

Da un lancio dell'agenzia Asca delle ore 17.32

Roma, 19 aprile - Marco Taradash e Peppino Calderisihanno lasciato il gruppo parlamentare di Forza Italia. E' stato lo stesso Taradash ad annunciarlo nel corso del suo intervento alla prima assemblea dei referendari liberaldemocratici, motivando la decisione con le ''drammatiche divergenze'' con Silvio Berlusconi sul referendum.

REFERENDUM: TARADASH E CALDERISI LASCIANO GRUPPO FI

ASSENTEISMO E SPESSO OSTRUZIONISMO DI FI E BERLUSCONI

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 17.41

Roma, 19 aprile. Marco Taradash e Giuseppe Calderisi lasciano il gruppo parlamentare di Forza Italia. Lo ha annunciato lo stesso Taradash nel corso dell'assemblea dell'Elefante. All'origine della decisione il ''disimpegno'' di Berlusconi nella campagna referendaria. ''L'assenteismo e spesso l'ostruzionismo di Forza

Italia e del suo presidente - affermano i due parlamentari- hanno rappresentato una concausa determinante della sconfitta del referendum''. Ne' si comprende, aggiungono, ''l'alleanza di fatto'' tra il Cavaliere, Mastella e Bossi, ''ossia gli autori dei ribaltoni che hanno fiaccato la forza del Polo''. Il referendum, dicono Taradash e Calderisi, avrebbe riaperto la strada delle riforme e al tempo stesso consentito di ''organizzare una piu' forte e larga alternativa liberaldemocratica al regime partitocratico espresso dal centro-sinistra e al blocco sociale conservatore e parassitario che tutela e tiene in ostaggio la maggioranza''.

 
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