Conferenza Rivoluzione liberale |
Radio Radicale Antonio
- 22 aprile 1999
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I tempi stringono: se si lavorasse come tu ben intendi a ragione, non saremmo altro che un gruppuscolo velleitario e litigioso. Sono decenni che andiamo avanti, e sin qui siamo arrivati, lavorando l'urgenza d'urgenza e senza per questo dimenticare priorità e fondamenti. Quando mi sono chiesto se potrà mai arrivare il momento per fare un serio punto della situazione per prefigurare una linea inequivocabile, ho anche pensato e pesato la mia personale consistenza. Non ho fede e non credo alle cose perfette ma muovo la mia personale scacchiera cercando e meditando la mossa più giusta da fare e possibilmente non per me solo. |
Pannella rappresenta per me questo, la mia vita di guerriero per un guerriero che muove oltre l'apparente opportuno e che gioca rischiando quel che si deve. I Radicali li amo in questo contesto un po' tutti, chi più chi meno, chi in un modo chi in altro; fuori da questo contesto, cercherei di mettere al loro posto più di uno, ma anche qui si farebbe quel che si può. Cara Nibbi, sogna, dicci come lo vorresti questo "Partito" e quali le prime tre cose che faresti? |
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