APPARTENENTI ALLA COMUNITA' NAZIONALE ITALIANA IN CROAZIA E

SLOVENIA HANNO RIVOLTO UN ''APPELLO ALLA MADREPATRIA'',

SOTTOLINEANDO LE GRAVI DIFFICOLTA' FINANZIARIE CHE ''STANNO

METTENDO IN PERICOLO LA SOPRAVVIVENZA DELLE ISTITUZIONI

CULTURALI E SOCIALI'' DELLA MINORANZA, ''SOPRATTUTTO - RILEVA IL

DOCUMENTO - IN CONSEGUENZA DEL BLOCCO DEI FINANZIAMENTI FINORA EROGATI DALLO STATO ITALIANO PER IL MANTENIMENTO E LO SVILUPPO, DELLA LINGUA E DELLA CULTURA ITALIANA NEL TERRITORIO D' INSEDIAMENTO STORICO DI QUESTA COMUNITA'''. L' APPELLO E' STATO APPROVATO NEL CORSO DI UNA RIUNIONE CHE SI E' SVOLTA A ROVIGNO, IN CROAZIA, ED E' STATO INVIATO, TRA GLI ALTRI, ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA ITALIANA, AL MINISTERO DEGLI ESTERI E ALLE PRESIDENZE DI CAMERA E SENATO. NEL DOCUMENTO VIENE SOLLECITATA ''LA RIPRESA DEGLI AIUTI GIA' STANZIATI, INDISPENSABILI AL FUNZIONAMENTO DELLE 43 COMUNITA' DEGLI ITALIANI OPERANTI IN CROAZIA E SLOVENIA, DELLE LORO ISTITUZIONI SCOLASTICHE, DELL' ATTIVITA' EDITORIALE, DEI CENTRI DI RICERCA STORICO-SCIENTIFICI, DELLE EMITTENTI RADIOTELEVISIVE E DI ALTRI ENTI PREPOSTI ALLA TUTELA DELL' IDENTITA' NAZIONALE ITALIANA''. ''NON AVVENGA - CONCLUDE L' APPELLO - CHE LA GIUSTISSIMA ATTENZIONE RIVOLTA ALLA CRISI NEI BALCANI FACCIA PASSARE IN SECONDA LINEA O ADDIRITTURA DIMENTICARE I SERI RISCHI N

EI QUALI SI E' VENUTA A TROVARE UNA COMUNITA' CHE HA GIA' SUBITO UN TRAGICO ESODO''. (ANSA)