PADRE PIO: VATICANO PRECISA, NON ERA PROVA GENERALE GIUBILEO = ONS. SEPE CRITICA CHI 'HA CERCATO DI DIFFONDERE IL PANICO'
Citta' del Vaticano, 3 mag. (Adnkronos) - La beatificazione di
padre Pio non si puo' considerare ''una prova tecnica di Giubileo''.
A due giorni dell'evento religioso che ha portato a Roma 300 mila
pellegrini, monsignor Crescenzio Sepe traccia un bilancio, e non
manca di bacchettare chi, nelle settimane scorse, ''ha seminato il
panico in previsione di un assedio''. ''La ricerca di elementi
comuni'' tra le prossime manifestazioni giubilari e la beatificazione
del cappuccino ''va semmai effettuata non solo sul piano degli
aspetti organizzativi ma su quello piu' impegnativo della definizione
delle caratteristiche e del profilo piu' autentico del pellegrino''.
Il Segretario del Comitato centrale dell'Anno Duemila, precisa poi
che il pellegrino ''rappresenta di per se' il primo elemento di
garanzia anche per il buon esito degli aspetti organizzativi. Un
popolo in preghiera puo' mettere a soqquadro le coscienze per
l'esempio che offre piu' che l'ordine pubblico''.
Nel Duemila Roma dovra' presentarsi all'appuntamento ''con le
braccia aperte verso tutti''. Monsignor Sepe, infine, ricorda che la
citta' ''non sara' mai, durante tutto il Giubileo, una citta' a
numero chiuso. La prenotazione pero' -si affretta a precisare il
prelato- e' necessaria per avere la possibilita' di vivere a fondo e
nel modo migliore ogni singolo evento''. Il Vaticano quanto prima
diffondera' campagne informative a largo raggio per fare conoscere la
''carta del pellegrino'', un sistema computerizzato per le
prenotazioni degli eventi spirituali.
(Gia/Zn/Adnkronos)
04-MAG-99 13:20
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