Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 14.39LONDRA, 7 MAG - ''Se potessi votare con il cuore, sceglierei Emma Bonino. Con la testa Ciampi o Fazio'': Antonio di Pietro ha auspicato a Londra, dove oggi ha incontrato la comunita' finanziaria italiana, l'elezione al Quirinale di un candidato ''super partes'', puntando sul ministro del Tesoro e sul governatore della Banca d'Italia. ''Con il cuore non si puo' operare in politica - ha precisato l'ex magistrato di Mani Pulite - ma con la testa si'. Conosco sia Ciampi, sia Fazio: non si puo' dire che facciano parte di un partito. E' proprio il tipo di persona che ci vuole''.
''Per quanto mi riguarda - ha sottolineato Di Pietro con un intervento organizzato nella capitale inglese dal Business Club Italia - nei prossimi anni diventa fondamentale il problema delle riforme, se non vogliamo appiattirci nell'inaffidabilita'
e nell'ingovernabilita'. A me come cittadino non interessa se il presidente sara' di centro-destra o di centro-sinistra, ma se veramente sara' in grado di agire da arbitro. Non si dovra' mai pensare che stia attuando dei cambiamenti a favore di qualcuno''.
Il senatore e' giunto a Londra per una visita di due giorni, che ieri lo ha portato nella chiesa dei padri Scalabrini a Brixton, il quartiere dove e' esplosa la prima delle tre bombe ai chiodi delle ultime settimane.
Di Pietro li' si era rivolto a un pubblico di emigrati. Oggi nella City ha parlato ad avvocati, analisti e uomini d'affari, questo pomeriggio a Bedford, una citta' a nord di Londra, a un uditorio di circa 700 italiani in arrivo da varie parti del Regno Unito. A tutti ha voluto spiegare cosa sia l'Asinello, quali siano i suoi obiettivi in vista delle elezioni europee di giugno e la necessita' di ''cambiare le teste'' di quanti ''oggi hanno in mano l'Italia''.
''L'Asinello - ha precisato - non e' un partito, perche' in Italia ci gia' sono troppi partiti''. Al punto, ha tenuto a sottolineare, che si creano spesso allineamenti che alimentano nell'elettore ''il disimpegno ideologico''. ''Berlusconi e' finito con Bossi - ha fatto notare - ha dovuto subire le 'bossate' di turno. C'e' spesso piu' opposizione all'interno delle coalizioni che all'esterno. Noi siamo per un bipolarismo convinto e pronunciato''.
Di Pietro non si e' astenuto dal criticare il disegno di legge per il finanziamento ai partiti - ''I soldi servono, ha precisato, ma quanti? E per fare cosa?'' - e le proposte per la divisione delle professioni di giudice e di pubblico ministero.
''L'aspetto essenziale - ha precisato - e' che ambedue rimangano staccate dall'esecutivo. E' questo che ha permesso a 'Mani pulite' di nascere''.
QUIRINALE: FINI, DOVRA' ESSERE PRESIDENTE A TERMINE
Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 14.58
Roma, 7 maggio. Gianfranco Fini continua ufficialmente a non fare nomi, ma sul nuovo presidente della Repubblica ha le idee chiare: dovra' essere favorevole all'elezione diretta e per questo, afferma, "appena approvata la nuova Costituzion, avra' il dovere morale e anche qualche cosa di piu' di rassegnare le dimissioni. Quindi, in qualche modo sara' un presidente a termine".
Per Fini serve un capo dello Stato che "sia convinto della necessita' di dar vita alle riforme", a partire da quella gia' calendarizzata a Montecitorio "per l'elezione diretta e popolare" del presidente della Repubblica".
Proprio in ragione di cio' "un presidente eletto dal Parlamento" dovrebbe "dimettersi nel momento in cui sara' approvata la riforma". Secondo Fini con l'attuale sistema di elezione siamo "in presenza di candidati che non sono ufficiali, di veti, di incontri, di proposte, in alcuni casi di manovre trasversali.
Tanto che probabilmente verra' eletto non chi sara' piu' convincente, ma chi sara' piu' prudente".
Il presidente di An si e' detto disponibile a incontrare il segretario Ds Veltroni. "Immagino che l'incontro avvenga - ha sottolineato - quando ha qualche cosa da dirci. Al momento non vedo che cosa potrebbe comunicarci, se non quello che e' gia'
noto". Fini non esclude anche la possibilita' di un incontro con Emma Bonino: "Nulla osta...". Quanto all'atteggiamento del Polo e alla dichiarazione di Berluscuoni per una personalita' al di sopra delle parti, Fini si limita ad osservare: "Ne prendo atto. Domani ci sara' l'incontro con berlusconi e con Casini e quella sara' la sede per fare il punto, non quella delle indiscrezioni o delle battute". Dal vertice, aggiunge, verra' una "risposta del centrodestra alle eventuali e al momento non ufficiali proposte del centrosinistra" e una valutazione approfondita della situazione.