In politica certo i passaggi sono fondamentali: Emma, ha più possibilità oggi per la PdR di quante ne avesse trenta giorni orsono, è una figura temuta sulla quale il Palazzo può ritrovarsi come ad un passaggio obbligato poiché irrefrenabile.Capisco l'affetto per una donna incantevole, per il personaggio di natura e levatura internazionale, per l'umanità tosta e profonda di cui è posseduta, come comprendo la contraddizione nel merito evidenziata ma pur sempre però in un contesto di caretterizzazione debole, e ingenuo anche per il luogo politico nei confronti del quale bisogna operare.
Non vedo il problema: Emma è figura politica e come tale non ha mai avuto tanta forza.
Come si può pensare che il Palazzo, abitato da ottant'anni di regime (se vi sembra troppo pannelliano, fate pure la tara che volete), con equilibri di cui anche la Scarabelli dovrebbe tenere conto, possa partorire una chicca come l'elezione di Emma Bonino al Quirinale, se non costretto a ripristinare una legalità possibile da un'azione di necessario azzardo politico.
Per una forza come la nostra, per gli obiettivi che sono stati posti in un clima di questo genere, peraltro giocando a sinistra la partita, il movimento di opinione Emma for president si è rafforzato, e non indebolito, dalla scelta concorde di Emma e Marco di farlo proprio ed in questo modo. Era il 6 marzo, all'Ergife, quando Emma ha accettato la candidatura alla PdR ed il percorso, pur se aperto e possibilista, era già questo.
Accettando la candidatura per le Europee, Emma ha messo i paletti della sua figura politica nel panorama nazionale e internazionale: Il Paese Italia non sarebbe più credibile senza Emma in gran carica.
Questa forza politica ha messo in campo tutto l'armamentario di cui dispone ed ha strumentalizzato la propria posizione al fine di portarsi nella cabina di pilotaggio di rivoluzioni che sono già in atto.
Certo si conta sul seguito, l'adesione e la concordia che alimenta la creatività e l'azione propulsiva. Ma la strategia politica di Pannella è più che mai esatta come l'analisi da cui proviene.
Ricordo: Pannella è stato chiamato ad assumersi le responsabilità in un tempo politico di straordinaria importanza per il mondo, l'Europa, l'Italia, il movimento radicale e Pannella stesso. Probabilmente, ben sapendo da dove si viene, sarebbe necessario alle (ed ai) Scarabelli comprendere che forse è il caso, in questo contesto politico, di riconoscere che c'è in campo una partita da vincere dove sono chiamati a muovere Emma e Marco: lasciate quantomeno finire la partita. Non vorrei che fossero dei liberi spiriti radicali a trasformare in cacca ciò che di più ricco e prezioso si accompagna alla nostra esistenza.