mai messa in dubbio, almeno mi pare, la profondita' delle argomentazioni contro, e mai, almeno mi pare, invocata la soppressione della critica interna (interna a cosa, poi se si tratta di un'unione laica delle forze?)
il problema che forse non sono riuscito a ben porre riguarda il fatto che di certa critica interna, sempre e solo a posteriori, poco si riesce a farcene, soprattutto se raramente si affrontano le questioni nel merito, mentre si spendono parole per il mantra domocraticista e pluralista.
la sinistra italiana si e' sempre contraddistinta per aver aperto grandi dibatti su qualsiasi cosa. ma, mentre questi signori dibattevano sulle sorte del mondo, magari anche democraticamente, i carri armati entravano a budapest, in italia si rischiava di perdere referendum per confermare le leggi istitutive del divorzio e della possiblita' di abortire; grandi dibattiti che hanno reso contenti i dibattenti, ma che li hanno distratti sulle urgenze del mondo.
il tribunale mondiale, come lo chiami tu, sarebbe ancora un interessante utopia prevista dalla carta delle nazioni unite nelle mani di giuristi illuminati, se alcuni signori con a capo emma bonino, non si fossero impegnati per anni, lontani dai consensi elettorali, affinche' l'inerzia della comunita' internazionale cessasse... questo e' il metodo radicale, pensiero e azione.
solo il primo, come solo la seconda, of course, non bastano o non raggiungono gli obbiettivi...
2 b continued