>>> ci siamo fermati a istruire percorsi riflessivi volti a garantire
>>> la democrazia interna dando a tutte le voci la possiblita' di
>>> esprimere il loro consenso o dissenso? oppure abbiamo sempre
>>> cercato di privilegiare l'azione giusta al momento giusto,
>>> sacrificando a volte la democrazia per la liberta'?
Questa frase sembrerebbe contrappore la decisione oggettivamente "giusta" ("azione giusta al momento giusto") alla decisione che scaturirebbe invece da "percorsi riflessivi volti a...".
Cosi' non suona molto bene, a dire la verita'...
Piuttosto, in un movimento che non e' stato e non poteva essere un partito tradizionale, guidato e/o ispirato da un grande e "diverso" della politica italiana, sostenuto nelle azioni da una militanza via via rinnovata, le decisioni sono state inevitabilmente (credo non avrebbe avuto senso il contrario) prese dal vertice politico, e poi magari "aggiustate nel tiro", dopo aver sentito gli umori.
Decisioni GIUSTE O MENO che si siano poi rivelate (ciascuno e' perfettamente in grado di dare il proprio personale giudizio, dal proprio punto di vista), ma di cui chi le ha prese si e' assunto tutte le responsabilita'.