Roma, 11 maggio 1999
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova:
"Che Ciampi abbia rotto il "tabù" della spesa previdenziale è una ottima notizia, ma assolutamente fuori tempo massimo. Il Ministro del Tesoro, infatti, è stato fino ad oggi il campione di un "risanamento" tutto finanziario, giocato sulla rendita del calo dei tassi e sull'aumento della pressione fiscale che ha tassativamente escluso le riforme strutturali della spesa pubblica.
Di più, Ciampi è stato anche il campione della concertazione come unica modalità di decisione della politica fiscale ed economica dei Governi cui ha partecipato: è grazie ad una "sacralizzazione" corporativista ed antiliberale della concertazione che il sindacato ha di fatto acquisito un ruolo ed un potere tali da poter sbarrare la strada a qualunque ipotesi di riforma strutturale, tanto sul mercato del lavoro quanto sulla previdenza.
Quelle versate da Ciampi sulla eccessiva spesa previdenziale come ostacolo alla riduzione della pressione fiscale e quindi allo sviluppo, dunque, sono lacrime di coccodrillo: le difficoltà dell'economia italiana hanno una precisa origine nella conduzione della politica economica e fiscale di questi ultimi anni.
Se il Ministro del Tesoro ritiene davvero, come noi, un punto essenziale per lo sviluppo economico e per l'equità intergenerazionale la riduzione della spesa previdenziale, sappia che sono necessarie scelte drastiche ed apparentemente impopolari. Come quella della abolizione da subito - e non dal 2008 - delle pensioni di anzianità, come da noi proposto nel referendum per il quale stiamo raccogliendo le firme in queste settimane."