Roma, 12 maggio 1999
Nel 22esimo anniversario della uccisione di Giorgiana Masi militanti e dirigenti radicali si sono recati a Ponte Garibaldi per deporre una corona di fiori alla lapide che la ricorda.
"Come ogni anno - afferma Rita Bernardini - siamo qui per ricordare il sacrificio di una ragazza assassinata dal regime antidemocratico che trasformò una pacifica manifestazione in tragedia attraverso l'uso da noi dimostrato di ben identificati provocatori.
Ricordo che in occasione della elezione del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, grande protagonista delle vicende oscure di quegli anni, i parlamentari radicali scelsero, invece di partecipare al voto, di recarsi a rendere omaggio alla memoria di Giorgiana Masi.
Il Presidente Cossiga, a differenza di Scalfaro, non ha mai ipocritamente affermato di essere un Presidente al di sopra delle parti e garante della Costituzione repubblicana, e, ne sono sicura, non ha mai smesso di pensare a quella ragazza assassinata 22 anni fa mentre, grazie alle leggi di emergenza, erano stati annullati i diritti democratici di tutti i cittadini italiani.
Sono convinta che proprio perché un sistema sostanzialmente antidemocratico ancora oggi domina il paese è necessario con la nostra e, ci auguriamo, sempre meno isolata testimonianza e lotta non dimenticare una data emblematica come quella del 12 maggio 1977."