La difesa Comune EuropeaUn tema che in campagna elettorale potrebbe essere rilanciato e in parte
ampliato è la proposta di Unione Diplomatica e Militare.
Questo a partire da alcune considerazioni:
la crisi del Kosovo ha messo al centro del dibattito politico europeo
la questione dell'inesistenza di una politica estera e di una politica
di difesa comune in Europa( Blair, Sharping..);
dal vertice di Washington della Nato si è riaffermata l'esigenza del
rafforzamento del pilastro europeo dell'alleanza;
A Brema i ministri degli esteri e della difesa della UEO hanno concordato
sulla necessità di chiudere questo organismo, di fatto inesistente, e notizie
di stampa riportano l'intenzione della Germania (Presidente di turno di UE e
di UEO) di lanciare nel corso del vertice europeo di Colonia (3-4 giugno)
l'Europa della difesa, partendo dalla fusione della UEO nell'UNIONE
nagari entro la fine del 2000. Il nuovo programma elaborato a Brema e
che dovrebbe essere avallato dal Consiglio europeo di Colonia, dovrebbe
prevedere nuovi criteri di convergenza, questa volta militari:
1) una percentuale minima nel rapporto tra spese militari e PIL
2) modalità e tempi precisi di ristrutturazione e convergenza delle forze
armate proiettandole verso le nuove missioni di gestione regionale delle crisi
3) parametri per il graduale risanamento dei "deficit" accumulati in Europa
nell'industria bellica, nei trasporti aerei e non, nei sistemi di
comunicazione, comando, intelligence, satelliti ecc.;
lo stesso Presidente della Commissione Prodi ha affermato l'altro giorno
(avendo probabilmente annusato l'aria di Brema) che egli va ripetendo ormai
da tempo (!?) a tutti che senza un esercito europeo e una capacità
di difesa autonoma l'Europa non potrà mai essere una potenza politica;
Berlusconi si è espresso esattamente sulla stessa lunghezza d'onda.
In tutto questo bel dibattito credo che la proposta fatta da Emma Bonino
alcuni mesi fa, possa avere possibilità di distinguersi (e di essere anche
molto popolare se sarà conosciuta) e di incidere su questo processo politico
in corso. A mio modo di vedere l'idea di Unione Diplomatica Europea dovrebbe
essere integrata ed artivolata introducendo da due temi ulteriori:
1) l'abolizione (in tutti i paesi europei) della leva obbligatoria
(militare e civile)
2) la recente intuzione di Marco Pannella di conversione di parte delle
risorse dei bilanci europei destinati alla difesa militare, in progetti di
difesa alternativi, di destabilizzazione democratica ( magari anche con
i sondaggi !) dei regimi autoritari attraverso la diffusione della libera
informazione ai cittadini vittime delle propaganda.
Tra il dire e il fare......(per quanto so e posso fare sono a disposizione)
tuttavia se fosse possibile proporre, magari con una lettera aperta o
non so cosa ai capi di governo degli Stati dell'Europa (magari prima del
vertice di Colonia oppure dopo, visto il tempo a disposizione), una sorta di
proposta per la difesa comune europea, a partire da quella di Unione Diplomatica
e Militare, magari sottoscritta da illustri personalità europee (premi Nobel,
ex presidenti di commissione o non so chi.....), credo che si potrebbe
riuscire a fare una bella e forte iniziativa che, tra l'altro,
ci permetterebbe anche di ribadire il nostro non essere ne'guerrafondai
nè pacifisti.
Ciao.
Matteo.
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