da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 15.45FIRENZE, 17 MAGGIO - ''A prima vista mi sembrano imputazioni infondate'': cosi' il presidente della Rai Roberto Zaccaria ha commentato la denuncia presentata stamani da Emma Bonino e Marco Pannella al procuratore di Roma Salvatore Vecchione per lamentare la mancanza di spazi dedicati ai loro gruppi politici da parte del servizio pubblico televisivo.
''E lo sono - ha aggiunto Zaccaria, stamani a Firenze per una lezione alla facolta' di giurisprudenza - per due motivi che sono davanti agli occhi di tutti: come e' noto nel nostro ordinamento non ci sono candidature per la presidenza della Repubblica, cosi' come non c' e' una normativa di par condicio su questa materia. La Rai, come tutti, ha dato ampia informazione delle candidature esistenti e del dibattito politico e credo che siamo con le carte in regola. Dunque, ritengo non ci siano assolutamente gli estremi per denunce penali. Naturalmente ciascuno ha i suoi diritti e li puo' esercitare, cosi' come ogni redazione ha la sua autonomia di invitare chi ritiene piu' opportuno''.
Ad una giornalista di Radio radicale che gli chiedeva se allora la Bonino non fosse opportuna, Zaccaria ha risposto di ''rivolgere questa domanda a Bruno Vespa'', con riferimento all'accusa rivolta in particolare al programma ''Porta a porta''.
PANNELLA E BONINO DENUNCIANO LA RAI: STORACE, VECCHIO OSTRACISMO
Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 16.13
Roma, 17 maggio. - "Sarebbe interessante capire se la materia del pluralismo ha o meno rilevanza penale. Se dunque ci fosse un magistrato disponibile a procedere, potrebbe
aprirsi una fase interessante". E' il commento del presidente della Commissione di Vigilanza, Francesco Storace, alla denuncia che i radicali hanno presentato alla Procura di Roma contro la Rai, accusata di aver pressoche' ignorato la candidatura di Emma Bonino nel corso delle trasmissioni dedicate alle elezioni presidenziali.
"Ma gia' immagino - aggiunge Storace - quale potrebbe essere la risposta della Rai: sosterrebbe che la candidatura Bonino non era formale. Comunque - prosegue il Presidente della Commissione di Vigilanza - l'episodio si inserisce nell'ambito
del consueto ostracismo nei confronti dei radicali. E in questo senso potrei dire che hanno fatto bene a denunciare. E non perche' io pensi che il procedimento giudiziario potrebbe andare avanti, ma piuttosto, per verificare la rilevanza penale di un qualcosa che ha a che fare con il bene prezioso che e' l'informazione pubblica".