SEGUE TESTO DELLA LETTERA.Al Signor Presidente della RAI-TV
Al Signor Direttore Generale della RAI-TV
Al Signor Direttore della I Rete e del TG1
Al Dott. Bruno Vespa
e p.c.:
Al Signor Garante
Al Signor Presidente della Commissione di vigilanza parlamentare sulla RAI
Al Signor Procuratore della Repubblica di Roma
Bruxelles, 18 maggio 1999
Egregi signori,
mi si comunica da parte di "Porta a Porta" che, non potendo io per pregressi impegni partecipare alla "puntata del 20.5.99", sono invitata "per la puntata che andrà in onda su RAI 1 giovedì 27 maggio alle 23". Si precisa anche che la trasmissione sarà registrata intorno alla ore 20 del giorno stesso negli studi di Saxa Rubra.
Constato così che violazioni di legge e di norma, l'ostracismo contro la mia parte politica, l'attentato ai diritti civili e politici dei cittadini (che hanno diritto democratico al "conoscere per deliberare"), abusi d'ufficio e altri reati continuano a perpetrarsi e ad aggravarsi irreparabilmente.
Stiamo arrivando al momento del voto con l'assoluta esclusione della lista Pannella, della lista Bonino, da ogni dibattito sulla politica nazionale, sui suoi temi e tempi, sulle scadenze più gravi e importanti. Al dibattito di questo giovedì, inoltre, non partecipava nessun leader o capolista nazionale, se non l'On. Segni, capolista per le Isole, e il Presidente dei deputati DS Mussi. Non vi era, quindi, nessun alibi al mancato invito, dopo - o prima - la mia risposta negativa, di altri rappresentati del movimento radicale o delle liste Emma Bonino per le europee. Vi era e vi è, invece, la precisa volontà di ribadire il protervo decreto di espulsione di Marco Pannella dall'informazione e dai dibattiti, questa volta, in particolare, da "Porta a Porta". Così come di ogni altro radicale.
Distinti saluti, Emma Bonino