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Al Prefetto di Roma
Dott. Enzo Musino
Al Questore di Roma
Dott. Antonio Pagnozzi
Al Sindaco di Roma
Francesco Rutelli
e p.c. al Procuratore della Repubblica di Roma
Dott. Salvatore Vecchione
e p.c. al Procuratore della Repubblica presso la Pretura
Dott. Felice Maria Filocamo
Roma, 19 maggio '99
Gentile Prefetto, Gentile Questore, Gentile Sindaco di Roma,
come sapete dal 14 maggio ha avuto inizio anche a Roma la propaganda elettorale per le elezioni europee alle quali concorre, fra le altre, la Lista Bonino per la quale dovrei coordinare alcune iniziative, ivi compresa l'affissione dei manifesti elettorali.
Immagino che anche voi, non solo per i doveri del Vostro Ufficio, circoliate per le strade e le piazze della città. Vi sarà dunque saltato agli occhi che il 100 per 100 delle affissioni effettuate sui tabelloni elettorali predisposti dal Comune è illegale, e che "sfilze" identiche di manifesti sono attaccate su interi impianti occupando gli spazi assegnati ad altri.
Vi chiedo come stiate operando per impedire questa palese illegalità, questo sconcio, questa vergogna che premia i prepotenti, i truffatori, i delinquenti che da 5 giorni state proteggendo con il vostro operare omissivo, a danno dei cittadini onesti e rispettosi della legge.
A Roma sono stati allestiti dal Comune 925 impianti a terra; ciascuna Lista che si presenta alle elezioni europee ha diritto ad uno spazio per la propaganda diretta delle dimensioni di m. 1 x 2. Se avessimo istituzioni democratiche, capaci di garantire elezioni democratiche, ciascun partito, ciascuna delle 22 liste concorrenti, potrebbe scegliere di stampare solo 925 manifesti grandi per avere la certezza che la propria "propaganda elettorale" possa essere vista e giudicata dai cittadini romani per tutti e trenta i giorni della campagna elettorale. Invece, l'inefficacia della Vostra azione non solo favorisce le liste e i candidati prepotenti a danno, gravissimo, di chi rispetta le leggi, ma attenta ai diritti politici di tutti i cittadini romani che non sono messi nelle condizioni di conoscere, attraverso i tabelloni elettorali, tutti i simboli in lizza per le europee del 13 giugno.
Gentile Prefetto, Gentile Questore, Gentile Sindaco di Roma,
io attenderò la vostra risposta concreta a questa mia lettera fino a Domenica prossima 23 maggio, quando ci troveremo a 20 giorni dal voto e a 10 giorni di propaganda elettorale già consumati. Quel giorno deciderò assieme ai miei compagni di partito il da farsi. Da nonviolenti troveremo la risposta giusta, nei tempi adeguati, da dare a chi non si fa scrupolo di calpestare le leggi (L. 4/4/1956 n. 212; L. 10/12/93 n. 515; L. 24/4/75) e i diritti dei cittadini.
Il Sindaco di Roma sa - perché quando era militante e dirigente radicale anche lui si ribellava - che da troppi anni tolleriamo questo sconcio; ora, alle soglie del duemila, è arrivato il tempo di dire "basta!".
Distinti saluti
Rita Bernardini