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Conferenza Rivoluzione liberale
Vecellio Valter - 24 maggio 1999
Il Messaggero e altri giornali informano che personaggi della vita pubblica italiana - Marco Pannella, Susanna Tamaro, Piero Ostellino, Giuliano Urbani, Gianni Rivera, Francesco Storace, Emma Marcegaglia, Valerio Riva - da mesi erano nel mirino dei Nuclei Antimperialisti Territoriali, confluiti, pare, in quelle "nuove" Brigate Rosse responsabili anche dell'omicidio di Massimo D'Antona.
Non so che cosa si stato fatto prevenire e proteggere; ed è cosa - almeno da un punto di vista di principio - che è giusto non si sappia. Ma lascia sgomenti apprendere che gli interessati non sono stati avvertiti del pericolo che correvano. L'ho chiesto a Marco Pannella: ne sapevi nulla? E lui: no, anche se non mi stupisce. E quel NO secco mi ha accompagnato per tutta la giornata.

Forse si è valutato che si trattasse di minacce senza possibilità di pratica (e tragica) conseguenza. A Riva è stato detto che non c'era di che preoccuparsi: comparivano nel documento solo per fare scena, uno specchietto per allodole; per distogliere l'attenzione dai bersagli veri. Come si fa a sapere che uno è un bersaglio vero o falso, prima che lo sparino?

Insomma: mi pare grave che gli interessati nulla abbiano saputo, di quel che forse qualcuno tramava ai loro danni, che l'abbiano dovuto apprendere dai notiziari televisivi, dai giornali.

A questo punto sarebbe opportuno - per un minimo di decenza - avere una parola ufficiale da parte del Ministro dell'Interno. Che risponda ad alcune semplici e pur importanti domande: perché gli interessati non sono stati avvertiti? Chi ha preso la decisione di non avvertirli? E da chi è stato autorizzato?

 
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