giuseppe vatinno, ha posto una questione di non poco conto (che fine hanno fatto le istanze libertarie dei radicali?), rilanciata da marzocchi con un impegno personale ammirevole e competente.
perduca ci informa dello statuto epistemologico dei libertari (che naturalmente è di per sé sufficiente a sentirci migliori di tutti), ci rassicura che le "istanze libertarie" sono sempre li' (presumibilmente intendeva scritte in calce alle partite IVA) e ci ricorda di due battaglie ineccepibili: spinelli e aborto.
solo che il mondo è andato avanti. ci siamo accorti che l'habeas corpus fa i conti con la genetica? che la procreazione libera e responsabile usa percorsi e strumenti diversi? che l'antiproibizionismo si gioca su altri fronti? che in altri paesi, molti libertari da quattro soldi, in quanto non radicali, si fanno massacrare per l'eutanasia? che il rapporto cittadino/sanità non è solo questione di quattrini? che i concordati proliferano? che i professionisti dell'anti-pedofilia e dell'anti-omosessualità imperversano? che l'animalismo non è più la crociata pittoresca di alcuni fricchettoni? che l'ambientalismo è diventato conservatore e illiberale?
ma non importa, noi abbiamo già dato...
come mai l'europa ha scelto la via delle Convenzioni sulla biomedicina? stiamo per ratificarne una che farà ricordare i suoi estensori come l'equivalente di coloro che condannarono galilei.
negli stati uniti d'america ci sono sacche di razzismo, di proibizioni e di conservatorismo, ma il prodotto è DIVERSIFICATO.
per gli stati uniti d'europa c'è il rischio di avere: 1 solo presidente, 1 sola diplomazia, 1 solo esercito, 1 solo formaggio, 1 sola bioetica.
non mi pare granché...
sarò una libertaria egoista, come sosterrebbe perduca, ma a me questo progetto dà i brividi...