forse c'è un equivoco di fondo. non era mia intenzione difendere le posizioni del libertarian party, anche se l'ingerenza negli stati esteri, quando evidentemente non si tratta di un genocidio di massa come in kosovo, è materia da discutere nella sua complessità. consideriamo che le conseguenze delle nostre "ingerenze" ricadono principalmente sui cittadini di quei paesi e non su di noi. ad esempio, si sono molto criticati gli atteggiamenti imperialisti del passato e del presente...le posizioni libertarian americane sono, a loro modo, coerenti dal momento che partono dal presupposto di non volere uno stato. per quanto ci riguarda (ancora una volta come esempio), come conciliare realisticamente la "potenza militare" (cioè la possibilità di intervenire nel mondo per problemi seri) con una leva non obbligatoria? si veda la seconda guerra mondiale, il vietnam, le "colonizzazioni" religiose, l'imposizioni di confini nazionali all'africa ecc.
le ragioni del libertarian party in temi di politica interna sono assai interessanti, almeno nel campo di cui mi occupo. per la politica estera, ho le idee assai meno chiare ed ho chiesto a marco bassani (noto libertario italiano, in stretto contatto con i libertarian americani) di mandarmi un suo intervento chiarificatore.
c.